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Stile savonese

Giorgio Caprile, aspettando che riaprano i teatri

"Stile Savonese" è la rubrica di moda, bellezza e lifestyle di IVG, a cura di Maria Gramaglia

Generico aprile 2021

Ho voglia di uscire, andare al cinema, al ristorante, a vedere una mostra, a teatro.  Ora manca davvero da troppo tempo la socialità, la cultura, l’arte vissuta “in immersione”, nella realtà. Perché, se tante esperienze possiamo viverle e fruirle restando seduti sul divano, attraverso la visione di uno schermo, per altre è indispensabile la presenza. Uno spettacolo teatrale, ad esempio, non puoi guardarlo dal pc o sul televisore, perché non sei dentro quell’atmosfera che si crea in sala.

Prima di decidere di fare l’intervista di cui vi parlo tra poco, ci ho pensato parecchio. Temevo di non centrare il momento. Poi ho riflettuto. Ho pensato a cosa significa per me andare a teatro. Entri e prendi posto. Chiacchieri del più e del meno, o forse parli degli attori che stai per vedere, della storia che verrà rappresentata, o delle recensioni che hai letto e non vedi l’ora di farti una tua idea, attraverso il filtro delle tue emozioni.

Mentre chiacchieri per far passare il tempo dell’attesa, senti il profumo del teatro, che sa di antico, qualcosa che segue la storia dell’umanità. E pensi a quanta magia riesca a trasmettere quell’arte viva, quanto la platea sia in fondo parte attiva perché, suggestionati dalla recitazione degli attori, veniamo stimolati a completare l’opera con la nostra fantasia.
Senti i passi degli attori e dei tecnici dietro il sipario. A volte scorgi addirittura qualcuno di loro attraverso qualche fessura e, diciamo la verità, vorresti essere lì con loro, per dare una sbirciatina, per vedere come vivono il momento prima di andare in scena.

Poi finalmente si spengono le luci, il vocìo si dissolve. Si alza il sipario e in sala cala il silenzio.
Va in scena la magia.
E no: questo non puoi viverlo davanti a uno schermo. Mi manca e spero manchi anche a voi che mi state leggendo.  Per questo motivo ho deciso di fare ora una chiacchierata con Giorgio Caprile, per parlare di ciò che ci farà vivere prossimamente.

Attore, regista, autore, insegnante di recitazione, direttore artistico del Teatro di Alassio, genovese di nascita ma alassino di adozione, Giorgio Caprile risponde alla mia richiesta con entusiasmo e, quando parliamo al telefono, sento una voce brillante e allegra. Si appassiona al teatro fin dall’adolescenza e frequenta prima scuole di recitazione di livello amatoriale, per poi passare ad altre professionali, concludendo il percorso formativo nei primi anni 80’.  La carriera dell’attore è come una strada in salita e per questo fino agli anni 90’ svolge lavori impiegatizi, in banca e in altre realtà aziendali, continuando però a recitare, facendo sacrifici notevoli, dormendo anche solo 3 o 4 ore per notte, ma sempre felice di poter fare ciò che più desidera. Poi la svolta: abbandona l’impiego in banca e si dedica completamente alla carriera da attore.

“Sono principalmente un attore di teatro, ma ho fatto anche diverse esperienze in produzioni cinematografiche e televisive. L’ultima e recentissima riguarda una parte nella fiction Rai “I sopravvissuti” con Lino Guanciale, che andrà in onda probabilmente a fine anno o inizio 2022″.

Giorgio, come stai vivendo questi lunghi mesi di assenza dal palcoscenico?

Assente dalle scene ma sempre in attività. In questo anno ho preparato tre nuovi lavori, così quando sarà possibile riaprire i teatri, la nostra compagnia avrà già il materiale per allestire gli spettacoli. Quando a febbraio dello scorso anno si sono interrotte le attività, avevamo due spettacoli in tournée. Contiamo di riprendere auspicabilmente l’autunno prossimo nei teatri di Liguria, Piemonte, Lombardia e Lazio. Continuare a lavorare, sebbene lontano dalle scene e dal pubblico, mi aiuta a rimanere vicino al mio mondo, mondo che ora è realmente in seria difficoltà.

L’ultima volta che siete riusciti a salire sul palcoscenico?

Lo scorso ottobre, prima che l’Italia chiudesse tutto per la seconda ondata di Covid,  siamo riusciti a portare in scena “La sorpresa”, una commedia che ho dovuto rivedere in alcune sue parti per renderle compatibili con le limitazioni imposte dalla pandemia, a scapito della comicità che avrebbero caratterizzato queste scene in una situazione di normalità. Comunque è andata molto bene, il pubblico si è divertito ugualmente.

Sei pronto per riprendere?

Sono e siamo prontissimi per ricominciare, non vediamo l’ora e, per quanto mi riguarda, spero di non fermarmi più. Voglio recitare a lungo, finché avrò forze, perché questa è la mia vita”.

Giorgio, che durante la sua lunga carriera ha diretto attori di rilievo nel panorama teatrale italiano, mi ha regalato una bella chiacchierata, con i suoi modi così piacevoli e i suoi racconti, e la speranza di poterlo rivedere presto calcare le scene per alleggerirci con la sua comicità.
Grazie Giorgio per avermi fatto respirare almeno per un po’ di quella magia che mi manca tanto.
A presto, spero, a teatro.
#ilbellocisalverà

Un grande ringraziamento anche all’amico Marco Zanardi, fotografo di Alassio, per aver favorito l’incontro e per aver fornito l’immagine di copertina.

“Stile Savonese” è la rubrica di moda, bellezza e lifestyle di IVG, a cura di Maria Gramaglia. Ogni settimana una passeggiata tra le vetrine dei negozi della nostra provincia, a caccia di novità: un “viaggio” tra le tendenze savonesi a livello di moda, bellezza o arredamento, ma anche tra proposte come gite, corsi o spettacoli a teatro. Clicca qui per leggere tutti gli articoli

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