Liguria. “Rispondendo a una mia interrogazione in aula l’assessore Scajola ha confermato che per la stagione balneare alle porte, Regione Liguria adotterà le linee guida e le misure già messe in campo lo scorso anno. Si parla quindi di fondi regionali definitivi “preziosi per interventi sulle spiagge libere” e per “pulizia, sicurezza, anche in termini di controllo, personale e fruibilità”, in modo da consentire “un’ottimale gestione” della stagione turistica in situazione covid-19 ai comuni interessanti”. Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello.
“Già lo scorso anno condussi, insieme a molti altri miei colleghi sindaci, una battaglia su questo tema, vista la totale assenza della Regione che di fatto aveva lasciato i sindaci privi di risorse e di coordinamento, facendo si che ogni comune adottasse una metodologia differente di gestione delle spiagge, con conseguente confusione tra cittadini, turisti, operatori e amministratori – spiega il consigliere Dem . Dispiace constatare che anche quest’anno la situazione rimarrà inalterata, con risorse insufficienti. Si tratta di 300.000 euro complessivi per la gestione delle spiagge in tempo di pandemia per oltre 60 comuni costieri liguri. Briciole rispetto alle necessità di supporto degli amministratori. Pur sommando a questi fondi, quelli derivanti dalla LR 13/2008, non si arriva nemmeno a 10.000 euro medi per comune, a fronte di spese che si stimano per oltre 70.000 euro per ogni amministrazione”.
“Con un anno di tempo sarebbe stata auspicabile una migliore programmazione e un’allocazione migliore delle risorse. I comuni sono in difficoltà per garantire la sicurezza di cittadini e turisti in questa stagione estiva e la giunta Toti, nonostante i toni trionfalistici, lascia ancora una volta i sindaci soli ad affrontare questo tema spinoso. Non si tratta di lasciare autonomia ai comuni, ma di puro disinteresse” conclude Arboscello.