Trail building/turismo outdoor

Finale Outdoor Region lancia un nuovo modello organizzativo per la manutenzione dei sentieri

Finale Outdoor Region trail Building

Finale Ligure. Nel nostro territorio, così come in molte località in cui si pratica mountain bike, sempre più spesso sentiamo parlare di “trail building”. Letteralmente questa espressione significa “costruzione di sentieri” ma il più delle volte ci si riferisce semplicemente alla loro manutenzione, pulitura o ripristino. Un’attività indispensabile perché senza manutenzione i sentieri possono diventare impraticabili, risultare pericolosi e quindi non adatti a ricevere turisti ma, soprattutto, il territorio potrebbe essere danneggiato dai frequenti passaggi e degli eventi atmosferici (forti piogge, smottamenti, ecc.).

Finale Outdoor Region trail Building

Ecco perché il trail building è un’attività molto importante che merita attenzione e pianificazione. Lo sanno bene le destinazioni che puntano sul turismo mountain bike per cui sentieri belli e curati sono la principale risorsa, proprio come lo sono le spiagge per il turismo balneare o le piste da sci per le stazioni invernali.

Un tema molto sentito dunque anche nella Finale Outdoor Region dove, negli ultimi mesi, Consorzio FOR e FOR Asd – Sport & Events hanno lavorato per arrivare alla definizione di un nuovo modello organizzativo e operativo per svolgere questa attività. Attività che storicamente è stata svolta da volontari animati da una forte passione: albergatori, guide, operatori, associazioni sportive, semplici appassionati negli anni hanno infatti portato il Finalese ad essere quello che è oggi, ovvero una delle principali e più amate mete per la mountain bike. I numeri raggiunti hanno però portato a riflettere sulla necessità di lavorare in modo sistematico e coordinato, per poter continuare ad offrire sentieri di alto livello e, di conseguenza, ad attirare turisti da tutto il mondo, ma facendo in modo allo stesso tempo che il territorio sia curato e tutelato.

Finale Outdoor Region trail Building

Stefano Schiappapietra, direttore del Consorzio per la Promozione e la Tutela del Territorio Finalese spiega: “Abbiamo iniziato un percorso progettuale finalizzato a garantire sia la salvaguardia del territorio che la sua valorizzazione e promozione, con la finalità ultima di garantire e sviluppare una crescita economica sostenibile, ovviamente con il coinvolgimento e la condivisione dei Comuni rispetto agli interventi da effettuare”.

Il progetto Trail Building impostato da Consorzio e FOR Asd – Sport & Events si può riassumere nei seguenti obiettivi: mappatura e indagine geologica sul territorio in collaborazione con gli Enti Locali; valutazione della sostenibilità dei sentieri; digitalizzazione del territorio; sviluppo di progetti di formazione e informazione per gli operatori e per gli ospiti e di utilizzo degli strumenti digitali in ottica di prevenzione e soccorso in collaborazione con Soccorso Alpino e Vigili del Fuoco; autorizzazione dei sentieri ai sensi della L.R. 24/2009 e DGR 779 del 26.09.2018; costituzione della Rete Consortile; realizzazione di card che permetta agli ospiti di poter fruire di maggiori servizi e di contribuire allo stesso tempo al mantenimento della rete sentieristica;  costituzione di una struttura organizzata per la manutenzione del territorio.

“Riguardo a quest’ultimo punto – continua Schiappapietra – il nuovo modello organizzativo prevede la suddivisione del territorio in 9 aree, ciascuna avente un proprio responsabile, e un tavolo di coordinamento che riconosce Finale Outdoor Region quale soggetto di riferimento per la gestione, la tutela e la valorizzazione del territorio e si impegna a condividere le strategie relative agli interventi da realizzare. Ci sarà inoltre un costante confronto tra i vari referenti e i consulenti individuati in caso di necessità dai responsabili del progetto”.

Finale Outdoor Region trail Building

La nuova organizzazione è ormai al lavoro da mesi e i risultati sono ormai visibili e… percorribili! Sentieri come Legnaia, Cravarezza, Crestino, diversi tratti dell’Alta Via e del Terre Alte sono stati tra i primi a essere rimessi a nuovo e non sono mancati apprezzamenti da parte di chi ha avuto la fortuna di farci un giro. Il gruppo che ha lavorato in questa prima fase è composto da trail builder di esperienza che da anni si prendono cura dei sentieri della Region, come Ivo Camilli e Fabrizio Valenti, insieme a Marco Bianco, Alessandro Colombo e a diversi volontari, tra cui molti Consorziati ed alcuni privati che prestano il proprio tempo per l’amore e la cura del territorio.

Un’attenzione particolare in questa fase è stata dedicata a far sì che gli interventi siano sostenibili per il territorio e duraturi. Di estremo valore in questo senso l’apporto di Fabrizio Valenti, uno dei primi “modellatori” di sentieri nel Finalese insieme a Fulvio Balbi, che oggi offre consulenza al Consorzio per la manutenzione dei sentieri insieme al geologo Gianpiero Alberelli. Valenti spiega: “Stiamo lavorando con un nuovo approccio ai sentieri. In passato era quasi una regola per noi rimanere fedeli alle linee originarie, anche se queste erano soggette ad erosione e ci costringevano ad intervenire molto spesso. Oggi siamo più attenti alla regimentazione delle acque – soprattutto per prevenire i danni che possono essere causati da violenti eventi atmosferici che sempre più spesso si verificano – e cerchiamo di dare ai sentieri linee più dolci e pendenze meno accentuate, fattore che tra l’altro allunga il tempo di percorrenza del sentiero, rendendolo più divertente. Un lavoro sicuramente non semplice perché è fondamentale trovare un equilibrio tra sostenibilità degli interventi, divertimento per i rider e identità del sentiero che non deve essere snaturato. Tutto questo facendo i conti con la morfologia del terreno: qui da noi i sentieri sono naturali, non creati da zero come in un bike park, e sono la montagna, le radici, gli alberi e i torrenti a suggerire la linea”.

C’è molta attenzione al tema della manutenzione dei sentieri anche nel Pietrese. Qui Amministrazione locale di Pietra Ligure in collaborazione con l’ASD Pietra Ligure Outdoor stanno portando avanti un grande lavoro sulla rete sentieristica e, grazie anche alla promozione legata agli eventi mountain bike organizzati negli ultimi anni, i sentieri di Pietra Ligure e della Val Maremola iniziano ad essere molto richiesti e frequentati.

Finale Outdoor Region trail Building

Ovviamente il trail building ha bisogno di risorse. A questo riguardo Enrico Guala, Direttore Maketing del Consorzio, spiega: “Perché questo sistema possa continuare ad essere operativo sarà fondamentale il reperimento di risorse economiche per sviluppare un piano di manutenzione coerente con gli obiettivi di progetto, le esigenze del territorio e i flussi turistici – dove non sono solo i sentieri mountain bike a necessitare manutenzione, ma anche quelli escursionistici e le falesie di arrampicata. Servirà la contribuzione degli operatori economici di settore, del Consorzio Finale Outdoor Region, di Enti pubblici e privati. Ma, parallelamente, le risorse andranno reperite anche attraverso campagne di fundraising, sponsorizzazioni legate specificatamente al progetto trail building, donazioni degli utenti raccolte attraverso il portale finaleoutdoor.com e trailforks.com, presso l’Outdoor Base ed i punti Info Outdoor nei diversi comuni o presso le attività Consorziate che parteciperanno ad apposite iniziative di raccolta fondi. Il maggior apporto dovrà però venire dalla messa in circolazione della For You Card, strumento che lanceremo a breve e di vitale importanza per arrivare ad avere a disposizione le risorse necessarie a garantire una programmazione degli interventi e la loro realizzazione in ottica di sostenibilità ambientale ed economica. Sono convinto che il nostro modello, una volta implementato nella Finale Outdoor Region, diventerà un benchmark per altre destinazioni in tutto il mondo”.

Finale Outdoor Region trail Building

Il lavoro da fare è sicuramente tanto, ma lo è ancora di più la voglia di ripartire e di farsi trovare preparati con sentieri ben curati non appena si potrà tornare ad accogliere i tanti turisti che ogni anno scelgono di venire nel Finalese proprio per la sua incredibile rete sentieristica che tutto il mondo ci invidia.

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