Albenga. “‘Dopo un anno chiusa in casa avevo visto l’orizzonte e invece, all’improvviso, la mia speranza di essere vaccinata è svanita nel nulla‘. E’ così che Laura, paziente fragile, invalida al 100% sin dalla nascita con grave disabilità, costretta all’uso della carrozzina per deambulare, mi ha segnalato la sua odissea dopo aver tentato di percorrere ogni strada per raggiungere il suo obiettivo ma senza successo”.
Così Eraldo Ciangherotti riporta una storia che hanno già raccontato in molti, una questione che in questi ultimi giorni è anche al centro della polemica politica in consiglio regionale e che ha spinto le minoranze a chiedere di “rafforzare la rete territoriale”. La preoccupazione è condivisa anche dai figli delle persone anziane invalide al 100% che si trovano ad aspettare il vaccino. Asl2 aveva spiegato che “da mercoledì 7 sarebbero partite due squadre, una a Levante e una a Ponente, che avrebbero permesso di aumentare i numeri dei vaccinati a domicilio”.
“Da due settimane Laura è in attesa di una telefonata che non arriva mai – continua Ciangherotti -. E non è un caso isolato: alcune persone ci hanno segnalato delle difficoltà. Si tratta di soggetti che pur avendo una certificazione di invalidità civile 100% e risultando disabili gravi ai sensi della legge 104 attendono di essere convocate”.
“Laura, come altre persone con disabilità, è giustamente delusa e amareggiata – aggiunge il consigliere -. ‘Non sono ancora stata vaccinata – ribadisce Laura a Ciangherotti -, perché prima era più importante vaccinare gli altri. Tutto bene? Per niente. Siamo in una pandemia globale, ma non possiamo certo infastidire i normodotati che salvano il mondo“.
«Ci sono persone – conclude il consigliere di Forza Italia – che hanno scritto mail, lasciato messaggi in segreteria e richiamato più volte il mio medico di base per capire i motivi del disservizio. Il più delle volte è stato risposto loro ‘proverò a capire, le farò sapere‘”.