Liguria. Le associazioni Giuristi democratici e Riapriamo la scuola della Costituzione hanno presentato un esposto contro l’ordinanza della Regione Liguria che fissava il limite della didattica a distanza al 100% anche quando il governo la prevedeva al 75%. Così la procura di Genova ha aperto un fascicolo.
L’indagine per abuso d’ufficio, a carico di ignoti, è in mano al sostituto procuratore Massimo Terrile e all’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati. Secondo le associazioni, assistite dall’avvocato Dario Rossi, la Regione Liguria ha imposto “misure costantemente e drasticamente più restrittive di quelle stabilite dal governo nazionale, chiudendo al 100% le scuole superiori”, anche quando lo Stato non lo prevedeva.
Per le associazioni “la Regione Liguria ha imposto nel corso della pandemia misure costantemente e drasticamente più restrittive di quelle stabilite dal governo nazionale, chiudendo al 100% le scuole superiori, anche in periodi nei quali lo Stato ne consentiva una frequentazione in presenza fino al 75%. L’unica risposta alla pandemia degli enti locali è stata quella di chiudere le scuole”.
Nel mirino dei genitori e docenti sono finite una serie di ordinanze regionali ma anche la mancata ricerca, da parte degli enti locali, di spazi alternativi per consentire lo svolgimento delle lezioni anche per i ragazzi delle superiori. Decisioni, secondo le associazioni, prese senza avere dati aggiornati o completi sulla diffusione del contagio tra i ragazzi durante la scuola.