Liguria. “Le lavoratrici e i lavoratori del commercio sono in prima linea dall’inizio della pandemia. Sono circa 110 mila in Liguria le addette e gli addetti che ogni giorno incontrano con la sola mascherina sul volto centinai e centinaia di persone, correndo il rischio del contagio anche a causa del denaro che maneggiano, grande vettore di batteri e sporcizia. E’ necessario vaccinarli”.
Questa è la richiesta di Uil Liguria e Uiltucs Liguria. “Eppure – dichiarano Fabio Servidei, segretario organizzativo regionale Uil Liguria e Marco Callegari, coordinatore regionale del commercio per Uiltucs Liguria – ancora niente vaccino per questa categoria a rischio e per le tante altre che non sono state indicate nelle priorità e che magari lavorano proprio nell’ambito delle fatidiche priorità. Si tratta di dignità del lavoro e del lavoratore, è un problema di visione”.
“Alcune mansioni – continuano – rischiano di avere meno tutele di coloro che lavorano in ospedale, a cominciare dalle misure di protezione e quindi dal materiale a disposizione. È solo di qualche giorno fa la notizia di un lavoratore morto a Roma causa degli effetti del Covid19 contratto mentre prestava la sua opera all’interno di un negozio di una catena della grande distribuzione. All’inizio della pandemia si è fatto un gran parlare di sicurezza e della necessità di istituire i comitati di monitoraggio che avrebbero dovuto coordinare la vigilanza in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, ma la bolla si è sgonfiata subito dopo gli accordi”.
“A marzo 2020 – spiegano – erano stati costituiti i Comitati Aziendali per adottare misure stringenti per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro, insieme al Comitato Nazionale composto Rsu/Rsa/Rls che ha il ruolo di condividere e verificare l’applicazione delle misure previste dal protocollo aziendale di misure anti Covid-19, anche procedendo al suo costante aggiornamento”.
“L’accordo prevedeva anche la costituzione di Comitati Regionali e/o di Aree Metropolitane, che avrebbero avuto il compito di verificare sul territorio la piena e corretta applicazione del protocollo aziendale elaborato e di raccogliere e monitorare segnalazioni, valutazioni e proposte da parte degli RLS delle rispettive aree territoriali di riferimento – spiegano Servidei e Callegari –. Vista la lacuna oggi chiediamo che le lavoratrici e i lavoratori del commercio siano considerati personale a forte rischio e vengano, quindi, sottoposti a vaccinazione quanto prima”.
“Il comparto, inoltre – concludono dal sindacato -, è composto in maggioranza da donne che, duramente, ogni giorno, cercano di conciliare lavoro e famiglia con il grande pericolo di contrarre il covid. Uil Liguria e Uiltucs Liguria sono e saranno sempre dalla parte delle donne, a maggior ragione nella lotta contro la pandemia”.