Affondo

Consiglio regionale, polemica sull’integrazione degli stranieri: respinto ordine del giorno

Candia (Lista Sansa): "Per la Regione è una perdita di tempo. Si rifiuta di convocare la Consulta ferma da anni"

Studenti dell'Università di Brema a Borghetto

Liguria. Con 12 voti a favore (minoranza e Muzio di FI-Liguria Popolare) e 14 contrari (Lega Liguria-Salvini, FdI e Cambiamo con Toti presidente) è stato respinto l’ordine del giorno 117, presentato da Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa Presidente) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta a convocare la Consulta regionale per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati per favorire un miglior processo di integrazione considerata l’emergenza in atto.

Il testo nella versione presentata prevedeva anche di “ascoltare le proposte delle famiglie di immigrati in vista del Recovery Plan” ma, in seguito alle obiezioni dell’assessore e di alcuni consiglieri di maggioranza (vedi gli interventi seguenti, ndr), Candia aveva eliminato quest’ultimo punto.

Nel documento si ricordava che la Consulta è prevista dalla legge regionale 7 del 2007  e che l’Ocse ha sostenuto che la crisi del Coronavirus mette in pericolo i progressi realizzati in materia di integrazione e migrazioni. La Consulta – si leggeva nell’ordine del giorno – dovrebbe formulare proposte per il Piano regionale triennale per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati, esprimere un parere sulle iniziative di settore e formulare proposte di intervento, di studi e approfondimenti sull’immigrazione.

“Per la Regione Liguria l’integrazione degli stranieri è una perdita di tempo. Oggi è emerso chiaramente, con il rifiuto di convocare l’ormai trascurata Consulta per i cittadini stranieri” afferma la consigliera Selena Candia.

La Consulta, istituita con legge regionale nel 2007, ha lo scopo di favorire l’integrazione e tutelare le famiglie dei circa 140mila stranieri della Liguria (quasi il 10% della popolazione): ma è resa del tutto inutile.

“L’Ocse sostiene che la crisi sanitaria sta mettendo in pericolo i progressi realizzati in materia di integrazione, rendendo ancora più difficile la situazione degli stranieri nell’accesso al lavoro e allo studio”, spiega Candia. “Basta vedere cosa sta succedendo nel mio quartiere, Sestri Ponente, dove le famiglie con bambini stranieri spesso non riescono ad assicurare una didattica a distanza dignitosa ai propri figli perché non hanno sufficienti dispositivi digitali con cui connettersi. E rendiamoci conto di quanto deve essere difficile fare la dad se non si parla bene italiano”.

Il Consiglio regionale ha però respinto l’odg. La Lega si è giustificata dicendo che “non ci sono soldi”, mentre Candia chiedeva solamente la convocazione della Consulta. “Una questione che riguarda l’accesso al lavoro e allo studio di tante famiglie è stata discussa con l’assessore alla Sicurezza, come sei gli studenti stranieri fossero un problema di ordine pubblico. È evidente che la Regione preferisce far finta di niente: per chi ci governa queste persone non esistono”.

L’assessore all’immigrazione Andrea Benveduti ha ricordato gli interventi già assunti in materia dalla giunta annunciando una rivisitazione della norma regionale che istituisce la Consulta e che appare molto complessa e di difficile attuazione, anche rispetto alla sua sostenibilità finanziaria circa il Recovery Plan. Benveduti ha espresso parere contrario al documento.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha definito utile e necessario il provvedimento presentato da Candia, perché punta a progettualità mirate e ha sottolineato che esistono ancora molti ostacoli all’integrazione.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa Presidente) ha ribadito il voto favorevole del gruppo all’ordine del giorno sottolineando che gli immigrati non rappresentano un problema, ma sono un’opportunità anche economica. Sansa, inoltre, ha rilevato che occorre investire sull’integrazione.

Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha sottolineato che il gruppo è favorevole all’integrazione sottolineando che questa va perseguita per coloro che intendono impegnarsi nel lavoro condividendo, però, i problemi finanziari già avanzati dall’assessore.

Sandro Garibaldi (Lega Liguria-Salvini) ha ribadito che il gruppo non è pregiudizialmente contrario alla presenza degli immigrati, specificando la contrarietà solo agli stranieri che non lavorano e che, a loro volta, non intendono integrarsi.

Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha definito l’ordine del giorno un testo di buon senso e ha accusato la maggioranza e la giunta di non gestire il problema dell’immigrazione.

Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) ha ribattuto a Ioculano accusandolo di avere fatto un intervento squisitamente politico e non sul tema concreto posto dal documento.

Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha annunciato voto negativo al documento e ha ribattuto a Ioculano accusando il Pd di non avere, a sua volta, mai gestito il fenomeno dell’immigrazione

Davide Natale (Pd-Articolo Uno) si è rivolto ai consiglieri del gruppo Cambiamo con Toti Presidente invitandoli, nel merito dell’ordine del giorno, a votare a favore del documento rilevando la delicatezza del tema.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha annunciato voto favorevole e ha contestato la posizione negativa assunta dall’assessore Benveduti. Secondo il consigliere il documento affronta in modo corretto il tema.

Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) ha annunciato voro favorevole dichiarando che il documento è animato da uno spirito propositivo e ha invitato a evitare scontri ideologici sul tema.

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha apprezzato l’intervento di Muzio auspicando che altri consiglieri di maggioranza si esprimano a favore.

Stefano Balleari (FdI) ha definito poco chiaro l’ordine del giorno e ha invitato i proponenti  a rinviare il documento nella competente commissione consiliare.

Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha ribattuto a Balleari dichiarando che il testo è chiaro e non consente equivoci, in quanto chiede solo l’applicazione di una legge regionale.

Alessio Piana (Lega Liguria-Salvini) ha definito strumentali alcuni degli interventi della minoranza a favore dell’ordine del giorno e ha condiviso le obiezioni di natura finanziaria avanzate da Benveduti.

Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha chiesto a nome del gruppo e del Movimento5Stelle, di sottoscrivere il documento. Rossetti ha sottolineato che la legge 7 è tuttora in vigore e, dunque, la giunta ha il dovere di applicarla.

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