Dopo 82 anni...

Chiude la macelleria Giugiario che ai bimbi regalava salsicce anziché caramelle: “Troppa burocrazia”

I titolari Renato e Maria dello storico negozio: “Grande dispiacere, per noi i clienti quasi dei familiari, ma siamo stati costretti"

Pallare. Quei negozi di una volta, dove si entra e subito il cliente si sente a casa. Non si va solo per comprare la carne, ma anche per fare una chiacchierata, scambiarsi qualche battuta e avere conforto nei momenti difficili. Nell’ora passata all’interno della Macelleria Giugiario, tanti i clienti che sono entrati dalla porta, uno alla volta (a causa delle normative Covid) e soprattutto ognuno con la propria storia che Renato e Maria conoscono bene e cercano di regalare a tutti loro un sorriso.

“I loro amici, o meglio quasi familiari”, così definiscono i loro clienti, dopo 82 anni dal 30 aprile non potranno più entrare in quel negozio che li ha visti crescere. Come spiega la coppia “la burocrazia è troppa e il Covid non ci ha aiutato, siamo costretti a chiudere”. Un dispiacere immenso li accompagna e anche qualche incertezza: “E dopo cosa faremo?”. “Qualcosa da fare si trova sempre, ma il negozio ci mancherà tantissimo”.

Renato e Maria, così come tanti italiani, hanno dedicato la loro vita a questa macelleria con dedizione e tanti sacrifici: “chi ha un’attività sa di cosa parliamo” dicono. Eppure dopo tanti anni, sono costretti ad abbassare la serranda con la speranza di aver lasciato un segno nella comunità, non solo pallarese e valbormidese, ma anche di quei clienti che dalla Riviera partivano per raggiungere piazza San Marco e comprare prodotti di qualità.

La loro specialità? La salsiccia. “Quando entrano i bambini e chiediamo loro se vogliono un caramella, ci rispondono sempre: ‘No, grazie. Meglio un pezzetto di salsiccia cruda”. Il segreto? “Tecniche dei vecchi tempi e nessun conservante” rivela Renato, che quando aveva 11 anni ha iniziato il mestiere di macellaio nel negozio dei genitori che poi ha rilevato nel 1982 e da allora lo gestisce insieme alla moglie Maria.

La storia della Macelleria Giugiario parte infatti nel 1939, quando da Priero Elia e Angelo giungono a Pallare, dove aprono il loro negozio in piazza San Marco. Dopo 13 anni, si trasferiscono in un altro locale, pochi metri più distante, nell’indirizzo cambia solo il numero civico. È lì che Renato, che ha appena 4 anni, cresce ed inizia ad assaporare e comprendere il mestiere e se ne innamora. “Questo lavoro deve essere una passione, altrimenti le cose si fanno male” dice.

E per lui la passione è così grande che anche durante il servizio militare, fa il macellaio. Diventa poi un alpino e per qualche anno ricopre il ruolo di capogruppo della sezione di Pallare, ma successivamente è costretto a lasciare il testimone per gli impegni dovuti alla macelleria, dove espone in bella vista e con orgoglio il cappello con la penna nera.

Generico aprile 2021

“Sono persone splendide, così come lo erano i genitori  – sottolinea Lucia, una cliente di 83 anni che frequentava la macelleria già da bambina – Una famiglia di una volta fatta di persone oneste. Veder chiudere questo negozio mi dispiace davvero tanto”. Le fa eco un’altra cliente, Antonella, che aiutava per le pulizie del locale: “Per me Maria è come se fosse una sorella, la famiglia ci ha sempre sostenuto anche nei momenti difficili. È un peccato”.

Si percepisce gratitudine mista a malinconia e alla tristezza per la chiusura della macelleria. “Siamo invecchiati insieme a questo negozio – raccontano Renato e Maria – I clienti, quando vedono il cartello che annuncia la chiusura, ci chiedono di strapparlo e ogni tanto scappa qualche lacrima. Loro ci hanno tenuto sempre compagnia, nel bene e nel male. Abbiamo avuto anche grandi dimostrazioni di affetto da parte dei fornitori e questo ci ha fatto molto piacere. Speriamo di aver lasciato il segno, noi abbiamo cercato di fare del nostro meglio”.

macelleria giugiario pallare

E tra le incertezze del futuro e il dispiacere, anche la speranza che in paese arrivi un macellaio “che ci sostituisca e continui a viziare i nostri amati clienti”. Un appello, quello di Renato e Maria, che auspicano di veder ancora “vivere” il loro negozio.

Si chiude dunque un capitolo, quello finale per la Macelleria Giugiario, di un libro che racconta una storia genuina, durata 82 anni, tra le mura di un negozio che ha accolto migliaia di clienti, facendoli sentire a casa e parte di una grande famiglia. Quei negozi che oggi scarseggiano, tra le file frenetiche dei supermercati e i carrelli pieni di cibo, ma che hanno meno il sapore di comunità.

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