A brugnato

Centro Sport Avventura: grazie a Tirreno Power, gli sport fluviali diventano sinonimo di inclusione

Avviata una collaborazione per finanziare un progetto di avvicinamento agli sport fluviali e all’autosoccorso alluvionale

Val di Vara. Grandi centrali a ciclo combinato alimentate a gas naturale, impianti idroelettrici, centrali a invaso e ad acqua fluente, ma non solo. Tirreno Power, nata nel 2003, con la sua rete di impianti, dislocati su tutto il territorio regionale, è arrivata ad “abbracciare” la Liguria intera, dal confine con la Francia a quello con la Toscana, ma non si è limitata a questo.

Col tempo ha imparato a conoscere e ad amare questo territorio, spendendosi in prima linea per tutelarlo, ma anche per promuoverne le eccellenze, con un occhio rivolto all’inclusione e alla solidarietà. È proprio seguendo questi principi, infatti, che è nata una collaborazione con il “Centro Sport Avventura” di Brugnato, in Val di Vara (Spezia), gestito da Walter Filattiera, un’associazione dilettantistica sportiva affiliata al CONI.

Il progetto riguarda la sponsorizzazione del Centro che, con il contributo di Tirreno Power, coinvolgerà un minimo di 20 ragazzi in condizione di fragilità sociale ed economica e/o con disabilità in un percorso di avvicinamento alle discipline sportive fluviali.

E per farlo ha deciso di avvalersi anche della collaborazione di Marianna Tedeschi, atleta della nazionale azzurra femminile, nata agonisticamente sul fiume Vara, proprio in seno alla società di Brugnato.

Grazie a Tirreno Power, gli sport fluviali diventano sininimo di inclusione

IL CENTRO SPORT AVVENTURA DI BRUGNATO

L’Associazione Centro Sport Avventura di Brugnato è un punto di riferimento per il rafting in Italia e sede della scuola nazionale di soccorso fluviale-alluvionale Rescue Project. Tra le attività proposte: rafting, kayak, canyoning, canoe pneumatiche, scuola di canoa, mtb, trekking. Di seguito, i contatti: telefono, 338.9998561  – 393.3649656; sito internet www.raftingliguria.it; mail, walter.filattiera@libero.it

IL PROGETTO DI INCLUSIONE

Nel solco del percorso di solidarietà dedicato ai territori in cui lavora, Tirreno Power ha deciso di calarsi anche nel ruolo di chi aiuta. Come? Collaborando con il Centro Sport Avventura per finanziare un progetto di avvicinamento agli sport fluviali e all’autosoccorso alluvionale dedicato ai ragazzi di quella valle, in particolare quelli appartenenti a nuclei familiari in condizioni di fragilità sociale. L’obiettivo è avviare un percorso di inclusione per alcuni giovani ospitati in una casa famiglia, attraverso un corso di avvicinamento agli sport fluviali come il rafting.

FORMAZIONE PER SCUOLE, BAMBINI E RAGAZZI

Ma Tirreno Power punta anche ad entrare in contatto con le scuole del territorio per raccontare agli studenti come funziona il soccorso nei corsi d’acqua. I referenti del Centro, infatti, organizzeranno nel comprensorio della Val di Vara una campagna di formazione e informazione (teorica e pratica) sull’autosoccorso fluviale dedicata alle scuole di tutti livelli, con il coinvolgimento di alcune centinaia di ragazzi.

Grazie a Tirreno Power, gli sport fluviali diventano sininimo di inclusione

LA VAL DI VARA E L’IMPORTANZA DELLA CENTRALE DI VIZZA’

Le acque vorticose del fiume Vara corrono alle spalle dei borghi delle Cinque Terre, buttandosi poi tra le onde del mar Ligure a pochi passi da La Spezia. La valle è bellissima, con anse e pozze turchine che diventano meta di gitanti e di sportivi in tutte le stagioni. Scenario ideale per le attività portate avanti dal Centro, la maggior parte delle quali rese possibili grazie all’accordo stretto con Tirreno Power in merito alla programmazione di rilasci d’acqua dall’impianto idroelettrico di Vizzà e dalla diga di Santa Margherita Vara, che crea le condizioni ideali per lo svolgimento dell’attività sportiva fluviale. E grazie allo scorrere di quelle stesse acque, dell’impianto e della diga, Tirreno Power riesce a produrre energia per tutto il territorio.

Grazie a Tirreno Power, gli sport fluviali diventano sininimo di inclusione

“E’ doveroso ringraziare la società Tirreno Power che gestisce la centrale idroelettrica di Vizzà per la fattiva collaborazione grazie alla quale si riesce a svolgere le attività programmate”, hanno fatto sapere direttamente dal Centro Sport Avventura.

IL CAMPIONATO NAZIONALE DI RAFTING

Nel mese di marzo, appena trascorso, presso il Centro Sport Avventura di Brugnato si è svolta la prima Gara del Campionato Nazionale di Rafting, sempre grazie ai rilasci di acqua dagli impianti Tirreno Power. Al primo evento della stagione hanno preso parte oltre 30 equipaggi provenienti da tutta Italia, con circa 150 atleti, oltre a tecnici e appassionati. In gara anche gli atleti del pararafting, alcuni in azione per la prima volta in un appuntamento agonistico tra le acque e le rapide. Due le specialità che hanno visto protagonisti gli atleti nella due giorni: RX e discesa classica.

CHI E’ MARIANNA TEDESCHI

Figura fondamentale per il Centro Sport Avventura, e per il progetto in collaborazione con Tirreno Power, è quella di Marianna Tedeschi, 29 anni di Carrara, guida di rafting e membro stabile della nazionale italiana (QUI il racconto della sua carriera e il palmares). Ha iniziato a praticarlo nel 2010, proprio presso il Centro di Brugnato, trovando da subito una buona sintonia col gruppo di Walter Filattiera e, da quel momento, è iniziata la sua avventura tra attività agonistica e lavorativa. Attualmente lavora come guida nelle associazioni sportive Centro Sport Avventura e Sesia Rafting.

Grazie a Tirreno Power, gli sport fluviali diventano sininimo di inclusione

“La mia avventura nel mondo del rafting e del fiume, – ha spiegato, – è iniziata in Val di Vara, su questo fiume così adatto all’inizio della pratica e sempre divertente anche quando si ha acquisito una certa esperienza; il Vara così amico ha accolto in questi anni, grazie al lavoro del Centro Sport Avventura, moltissime persone, neofiti, esperti, alunni delle scuole; ed è proprio su di loro che il centro vorrebbe puntare, sugli studenti che vengono ogni anno a conoscere il fiume, in modo da poter creare un movimento di giovani atleti di questa disciplina ancora poco conosciuta, e perché no, in modo da dar loro anche uno sbocco lavorativo mosso da una grande passione che è quella per il fiume”.

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