Mallare. La questione della bretella autostradale Carcare-Predosa ritorna d’attualità attraverso le parole del sindaco di Murialdo Giacomo Pronzalino che, in un lungo intervento, ha spiegato la bontà dell’opera e i benefici che porterebbe a tutti i territori interessati.
“Non sfugge l’importanza a livello internazionale che la bretella autostradale Carcare-Predosa ha per le direttrici di traffico non solo da e per la Francia–Spagna-Portogallo, aprendo un corridoio di estremo valore per l’intera Europa, ed in specie per la stessa Liguria, soffocata dalle condizioni orografiche e urbane che ne limitano, se non rendono impossibile, la possibilità di tracciati alternativi all’attuale viabilità autostradale”, ha esordito il primo cittadino.
Un lavoro che non partirebbe certo “da zero”: “Per questo tracciato, – ha proseguito, – esistono studi preliminari, avendone affrontato i costi relativi, la cui attuazione non presenta, per questo specifico percorso, difficoltà orografiche tali da renderne particolarmente costosa la costruzione. Il problema semmai è sorto successivamente, fino ad insabbiare il progetto, quando sono state avanzate ulteriori richieste di varianti al collegamento con l’Autostrada dei Fiori al di fuori del tratto esistente Savona–Carcare”.
“Questo collegamento internazionale, molto diretto, che presenta un dislivello dal mare di circa 300 metri per immettersi nel versante padano, farebbe scendere i tempi di percorrenza da e per la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e l’Emilia-Romagna, le nazioni del Nord-Est e per i valichi del Monte Bianco e servirebbe anche l’area cebana-monregalese verso la direttrice del cuore dell’Europa orientale e occidentale. Per la Valbormida e per il suo futuro è di essenziale importanza, visto lo sviluppo che il Porto di Vado ha avuto e che è soffocato da condizioni di viabilità assurde”.
“Siamo consci, – ha aggiunto ancora il sindaco, – che non ci siano possibilità di costruire un’autostrada parallela a quella dei Fiori, per il tratto a ponente di Savona per cui per alleggerire il traffico rimane l’unica alternativa la costruzione di un by-pass che faccia sfociare una parte del traffico direttamente nel versante della pianura padana, passando appunto da Carcare. Non è il caso di sottolineare quanto succede in caso di incidenti o di lavori in corso tra Savona e Genova perché è semplicemente vergognoso ed è a discapito non solo delle elementari norme di sicurezza e di soccorso medico, ma di tutte le attività, e in special modo del turismo, esasperato da code interminabili per accedere alle località della Riviera”.
Ed ecco la soluzione: “Quest’opera, di concerto con la Regione Piemonte, e con la gronda di Ponente è in grado di dare ossigeno ad una regione che da sempre è soffocata e non può esprimere il suo reale potenziale economico e turistico come meriterebbe. Oggi ci sono le risorse per questi investimenti strutturali messe a disposizione dall’Europa per cui non possiamo non approfittare di quest’unica occasione che avrebbe, oltre le citate caratteristiche di arteria internazionale, una ricaduta immediata sul prodotto interno lordo di notevole entità ed un flusso di benefici economici costanti nel tempo”.
Infine, il sindaco ha voluto lanciare un appello rivolto ai parlamentari che “hanno a cuore la nostra regione”: “Li sollecito affinché, senza indugio, diano il via al progetto esecutivo e si proceda alla realizzazione di quest’opera che ha sempre avuto l’avvallo dei sindaci della Valbormida e del savonese per spendere preziose risorse economiche, oggi disponibili, in un’opera concreta che rimarrà nel tempo a vantaggio della Liguria e del Nord Italia”, ha concluso.