Confronto

Balneari, Scajola: “Estate in sicurezza sulle spiagge, su concessioni serve circolare tecnica”

Ribadita la necessità di riportare i canoni minimi statali a una cifra meno gravosa

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Liguria. “Un incontro positivo che ha portato ad un confronto costruttivo su temi importantissimi per gli operatori balneari, alla vigilia di una stagione estiva cruciale dopo un anno di pandemia da Covid-19”. Così l’assessore al Demanio di Regione Liguria e coordinatore del Tavolo nazionale Marco Scajola al termine della riunione in videoconferenza con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia e gli assessori delle altre regioni.

“Ringrazio il ministro che ha risposto immediatamente alla nostra richiesta di incontro – afferma l’assessore Scajola – e che si è dimostrato disponibile per un confronto costante, purtroppo mancato in passato ma ora quanto mai necessario e utile per tutti. Per questo ci siamo lasciati con l’impegno a rivederci presto e con maggiore frequenza, nell’ottica della massima collaborazione tra governo e territori”.

Anche quest’anno saranno utilizzate le linee guida che erano state predisposte dalle Regioni per l’estate 2020 e che avevano garantito la sicurezza sulle spiagge.

In merito alla direttiva Bolkestein sulle concessioni demaniali, Scajola dice: “Abbiamo chiesto un aggiornamento sullo stato dell’arte e con piacere ho ascoltato dal ministro che la legge 145 sulla estensione al 2033 è vigente. Per questo molte regioni hanno chiesto al ministro l’emanazione di una circolare tecnica che possa fare chiarezza, fugare i dubbi e dare garanzie agli operatori”.

Sulla questione dell’aumento dei canoni minimi statali a 2.500 euro “le Regioni – prosegue Scajola – hanno chiesto di intervenire perché l’aumento sta determinando gravi difficoltà soprattutto alle piccole realtà, come quelle del mondo dell’associazionismo o della pesca che pagavano anche 350 euro di canone annuo. Anche su questo tema il ministro ha mostrato disponibilità al confronto: sarebbe importante che il governo riportasse i canoni minimi ai valori del 2020, in linea anche con quanto deliberato da molte regioni tra cui la Liguria che ha cancellato ulteriori costi regionali per l’estensione dei dehors delle attività commerciali sul demanio marittimo”.

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