Celebrazione

Anche Mallare ha celebrato il 25 aprile al tempo del Covid: “Celebriamo la libertà”

Dopo la messa, il sindaco ha reso onore ai Caduti presso il monumento di viale Corsi e la stele commemorativa nel cimitero

Mallare. Il 25 aprile di 76 anni fa l’Italia si liberò dall’oppressione fascista e da allora, ogni anno, questo anniversario viene celebrato ed onorato per ribadire un importante concetto: quello della libertà.

“Un concetto che ora apprezziamo più che mai proprio perché, in tempo di Covid e di lockdown, ne siamo privati. In quel giorno del 1945 il nostro Paese si risollevò da quel baratro di intolleranza e violenza in cui era sprofondato e, grazie al coraggio di molti, rialzò la testa, riscattandosi da quella pesantissima occupazione”.

Lo hanno fatto sapere dal Comune di Mallare dove la comunità, anche quest’anno, si è fatta coraggio, ha rialzato la testa e commemorato il “Giorno della Liberazione”, anche senza gente nelle piazze ad ascoltare i ricordi degli anziani.

La bandiera italiana ha sventolato comunque nella sede comunale e il sindaco Flavio Astiggiano, dopo la Santa Messa, ha reso onore ai Caduti con la deposizione di una corona floreale presso il monumento di viale Corsi e presso la stele commemorativa nel cimitero mallarese.

Il primo cittadino si è poi trasferito nel piccolo cimitero di Montefreddo dove riposa il partigiano Salvatore Palmieri  – nome di battaglia “Luigi” –  insignito di due medaglie per meriti di guerra.

Tante le associazioni che hanno inviato un proprio rappresentante: dagli Alpini ai Bersaglieri, dai Carabinieri ai Partigiani. Le cerimonie, come da prassi, hanno avuto luogo nel rispetto degli obblighi imposti dall’emergenza sanitaria in atto.

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