Savona. “Savona caput mundi”: non capita spesso che la città capoluogo sia presa ad esempio, politicamente e tecnicamente, da altri centri della provincia e non solo, e il fatto va dunque messo in risalto e degnamente celebrato.
Parliamo della possibilità di ampliare i dehors all’aperto (ma la procedura è identica anche per quelli al chiuso), che diventa di stretta attualità in vista della ripartenza di lunedì prossimo, 26 aprile, quando sarà possibile cenare all’aperto a pranzo e cena, pur con tutte le proteste per il mancato slittamento dell’ora del coprifuoco (che resta alle 22) e per l’ovvia considerazione che le località della costa sono favorite rispetto a quelle drll’entroterra.
Il piccolo capolavoro (poi si può sempre fare meglio, ma questo è un altro discorso) si deve all’assessora Maria Zunato, che ha predisposto, e ora prorogato fino al 31 dicembre, un regolamento che consente di ampliare lo spazio a disposizione di bar e ristoranti fino al 30%, senza spendere un euro e, per una volta, persino a prova di burocrazia.
La richiesta va presentata per via telematica all’ufficio comunale competente (Suap), con la sola planimetria che comprenda il proprio locale, lo spazio pubblico occupato e quello nel quale si intende ampliarsi. Zunato ha pensato anche ad escludere il vincolo paesaggistico, che dalle nostre parti avrebbe significato rinunciare a una bella porzione di strade e piazze.
Spiega Igor Aloi, comandante della polizia di Savona: “Avremo presto un incontro in prefettura con tutte le forze dell’ordine per essere pronti ad applicare le disposizioni comunali. Per ora non abbiamo segnalazioni di possibili interferenze tra i vari gestori neppure nelle zone, come la Darsena, in cui ci sono molte attività una accanto all’altra. Non è un ‘liberi tutti’ ma una buona possibilità in vista della ripartenza. Credo che debba prevalere il buon senso e noi faremo la nostra parte perché sia così”.
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