La testimonianza

Albenga, medico va a casa dei malati Covid nonostante il divieto: “Per me è un dovere. La nostra è una vocazione, non un lavoro”

A raccontarlo è il consigliere comunale Eraldo Ciangherotti

MEDICO RICETTA DOTTORE

Albenga. “Ci sono cose che non si spiegano, se non con il grande cuore dei singoli. Ieri pomeriggio ho chiesto ad un medico di base, un amico, di occuparsi di un mio paziente, anziano, colpito dal covid, e lui, contravvenendo alle disposizioni dell’Asl 2 che impediscono ai medici di famiglia di poter visitare a domicilio i pazienti Covid, ha deciso di andare a casa del malato per vedere come stava”. A raccontare l’episodio è Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale ad Albenga e consigliere provinciale.

“Gli ho chiesto, da operatore sanitario, ‘perchè lo fai?’ – rivela Ciangherotti, di professione dentista – Mi ha risposto in maniera semplice: ‘Perchè sono un medico, come te ho fatto un giuramento d’onore e di morale. Ho ricevuto un vaccino non perché appartengo ad una categoria, ma perché voglio continuare a coltivare il mio sogno giovanile, quello di salvare le vite umane. In più, proprio oggi, ho letto che il Consiglio di Stato ha ribaltato quanto deciso dal Tar del Lazio: in pratica noi medici di famiglia possiamo, per me dobbiamo, andare a casa di chi ha il Covid per curare i nostri pazienti“.

So di fare scandalo, andando nelle case dei miei pazienti colpiti dal virus, ma so di non essere solo: medici si nasce, è una vocazione, non una professione‘. Mi inchino, mi tolgo il cappello di fronte a chi segue il Giuramento d’Ippocrate, per me è stata una lezione di etica medica che non dimenticherò mai” conclude Ciangherotti.

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