Lettera al direttore

Lettera

Una madre scrive a Toti: “Superiori in presenza sono deleterie, meglio la Dad o una quarantena?”

Ritorno a scuola per i ragazzi delle superiori
Foto d'archivio

Vorrei rivolgermi al nostro governatore regionale Toti, alle Asl di competenza, ad Alisa o ancora a chi si occupa della gestione epidemiologica in corso nella nostra Regione, riguardo il problema scuole che in questo periodo di epidemia è sempre più complicato, e nel dettaglio sulle scuole superiori in presenza.

A prescindere dal coefficiente Rt di contagio e quindi dalla fascia in cui si trova una Regione, credo fermamente che le scuole superiori in presenza siano veramente deleterie per la salute dei ragazzi.

In primis per la salute fisiologica in quanto contagiandosi, mettono a rischio tutta la famiglia convivente e probabilmente anche i contatti, così da creare una catena… come sta succedendo attualmente in maniera vertiginosa ovunque. Inoltre se si trova un positivo tra i professori o i ragazzi, invece di effettuare un tampone a tutta la classe e farli rientrare in sicurezza, devono rimanere in quarantena per 14 giorni, ovvero non solo in DAD ma sequestrati in casa. Così oltre alla didattica a distanza c’è anche la reclusione forzata… ma allora il beneficio della scuola in presenza dove va a finire? Tutto questo parlare della socialità tra i ragazzi e dell’andare a scuola. In questo momento delicato non possiamo permettercelo, per lo meno fino a che la situazione epidemiologica non migliori un po’, e il personale scolastico sarà vaccinato.

Almeno facendo didattica a distanza, ogni tanto i ragazzi possono uscire al pomeriggio e fare un po’ di attività motoria o quant’altro per il loro benessere psicofisico del quale sono stati privati, così invece si passa da una quarantena all’altra, chiudendoli in casa, soli e immobili. Il loro equilibrio psicofisico va deteriorandosi e la qualità dello studio in questo modo non va certo a migliorare.

E poi diciamocelo chiaramente, perché un lavoratore se ha un collega positivo, può tornare al lavoro dopo aver fatto un tampone risultato negativo e i ragazzi devono star chiusi 14 giorni in casa?

Questo è veramente un fatto grave. A prescindere dal colore della Regione, in questo periodo in cui prevedono il picco dei contagi e noi Liguri siamo circondati dal colore arancione, forse la DAD o i tamponi sarebbero un ottimo compromesso.

Io parlo come madre di una studentessa che quest’anno avrà la maturità. Come ci arriveranno i ragazzi all’esame in queste condizioni?

Sabrina

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