Regione. “Voglio ricordare a tutti che la giunta regionale si è espressa in modo chiaro e univoco contro ogni possibilità di autorizzare attività estrattive di qualsiasi tipo nelle aree vincolate e di rilevante interesse ambientale, quindi all’interno di qualsiasi zona vincolata, protetta e tutelata ad ogni livello, sia comunitario che nazionale che regionale”.
Così l’assessore alla attività estrattive Marco Scajola, ribadendo nuovamente come la Regione Liguria non abbia concesso alcuna autorizzazione alle attività di scavo all’interno dell’area del parco del Beigua, da giorni al centro delle cronache.
Nelle scorse ore la direzione generale per il patrimonio naturalistico del ministero della transizione ecologica, in seguito a una segnalazione della commissione nazionale italiana per l’Unesco, ha inviato una nota al presidente del Parco del Beigua per chiedere chiarimenti in merito alle possibili operazioni minerarie preliminari nella zona del monte Tariné, tra Urbe e Sassello. In particolare, il ministro Cingolani si è preoccupato di capire se le operazioni minerarie ricadano all’interno dei confini del Geoparco, o se comunque interessino in modo diretto o indiretto valori naturali del sito, caratteristiche e requisiti sulla cui base l’area protetta è stata riconosciuta sul piano internazionale.
“Voglio anche precisare che sono in costante contatto con le amministrazioni dei Comuni della zona e con la presidenza dell’Ente parco del Beigua, con i quali ho condiviso una linea comune sul rispetto e la valorizzazione dell’area”, precisa Scajola.