Pensiero

“Spese pazze” in Regione, Salvini sull’assoluzione di Rixi e Bruzzone: “Ora le scuse dei giustizialisti di professione”

E Forza Italia: "Chi risarcirà politici assolti e loro comunità?"

Corte d'appello Genova

Genova. Il segretario nazionale della Lega Matteo Salvini commenta la sentenza di assoluzione degli imputati dell’inchiesta sulle “spese pazze” arrivata questa mattina a Genova.

“Assolti in appello Edoardo Rixi e Francesco Bruzzone. Sono molto felice per loro e per gli altri imputati, sottoposti per troppo tempo a polemiche e fango, e per questo costretti anche a rinunciare a incarichi che avrebbero meritato per competenza e onestà. Giustizia è fatta, ma ci aspettiamo le scuse dei giustizialisti di professione. Ora avanti tutta, più forti di prima”.

Un pensiero simile è espresso anche dai deputati di Forza Italia Pierantonio Zanettin e Roberto Cassinelli, componenti della commissione giustizia di Montecitorio: “La corte di Appello di Genova oggi ha assolto, perché il fatto non sussiste, tutti gli imputati già condannati in primo grado per le cosiddette ‘spese pazze’ in Regione Liguria. Chi risarcirà ora i politici coinvolti e le loro comunità? Sindaci di importanti comuni delle province di Genova e Savona e consiglieri regionali, allora in carica, per effetto della sentenza di primo grado, furono sospesi per un anno e mezzo dalle loro funzioni. La clamorosa vicenda ligure impone una revisione legge Severino, la cui disciplina viola nei confronti dei pubblici amministratori il principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva”.

La seconda sezione della Corte di appello di Genova ha assolto tutti gli altri imputati condannati in primo grado per le cosiddette spese pazze relative ai i bilanci degli anni tra il 2010 e il 2012 perché “il fatto non sussiste“. Rixi, che è anche ex viceministro e ora deputato del Carroccio e segretario regionale della Lega, era stato condannato in primo grado a 3 anni e 5 mesi di reclusione.

A lui il giudice di primo grado nella sentenza pronunciata il 30 maggio 2019 aveva inflitto la pena più alta fra tutti i 19 condannati, accusati di avere speso migliaia di euro, soldi pubblici destinati all’attività dei gruppi consiliari, per scopi privati o per attività di partito (cene, pranzi, viaggi, regali e così via) che appartenevano a tutti i partiti di quella legislatura. E per Rixi il giudice aveva disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici grazie alla normativa introdotta dalla legge Severino che scatta solo tuttavia al momento della condanna definitiva.

Le assoluzioni, oltre a Rixi, riguardano anche Michele Boffa (Pd); Luigi Morgillo (Pdl/Forza Italia); Francesco Bruzzone (Lega); Armando Ezio Capurro (ex Noi con Burlando, passato a Direzione Italia); Giacomo Conti (Federazione della sinistra); Raffaella Della Bianca (allora Pdl/Forza Italia); Marylin Fusco (per la militanza in Diritti e Libertà); Roberta Gasco (Pdl/Forza Italia); Marco Limoncini (Udc); Marco Melgrati (Pdl/Forza Italia, attuale sindaco di Alassio); Nino Miceli (Pd); Matteo Rossi (per quasi tutto il mandato in Sel); Matteo Rosso (dal Pdl a Fratelli d’Italia); Alessio Saso (Nuovo centrodestra); Aldo Siri (Lista Biasotti); Franco Rocca (Nuovo centrodestra); Alessandro Benzi (da Sel al Gruppo misto); Gino Garibaldi (eletto con il Pdl).

leggi anche
Melgrati spese pazze
Il commento
Spese Pazze, fine dell’incubo per Melgrati: “Processo politico. Commosso per assoluzione”
Generica
La sentenza
Spese pazze in Regione: assolti i savonesi Melgrati, Boffa, Miceli e Gasco e il capogruppo Lega Rixi
Partito Democratico Savona sede
Commento
“Spese pazze” in Regione, il Pd di Savona: “Assoluzione insegna a presumere l’innocenza fino a prova contraria”
Generica
Sentenza
Spese pazze, colpo di scena: condannati in primo grado i savonesi Bruzzone, Barbero e Marcenaro

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.