Liguria. Prosegue in tutta la Liguria lo sciopero nazionale di 24/48 ore da parte dei lavoratori del settore logistica, trasporto merci e spedizione, indetto dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti. Presenti questa mattina, al varco portuale genovese di Ponte Etiopia e all’ingresso di Amazon a Genova Campi, in due dei tredici presidi organizzati, il capogruppo in consiglio regionale di Linea condivisa Gianni Pastorino e l’on. di Liberi e Uguali Luca Pastorino.
“Dalle associazioni datoriali abbiamo ricevuto proposte indecenti: riduzione delle ferie, clausole sociali sempre al ribasso – spiega Francesco Bottiglieri, segretario regionale della Fit Cisl -. Insistiamo sempre nel chiedere rispetto e dignità che non hanno mai questi lavoratori che durante la pandemia non si sono mai fermati un minuto, e invece di premiarli con un minimo di bonus per quello che hanno fatto nel 2020 siamo sempre a recuperare le briciole”.
Le organizzazioni sindacali hanno respinto integralmente “le proposte indecenti arrivate dalle controparti, ovvero: precarizzazione del mercato del lavoro, abolizione degli scatti di anzianità, riduzione delle giornate di ferie e permessi retribuiti, abolizione del pagamento delle festività, impoverimento della clausola sociale messa a garanzia dell’occupazione e del reddito”.
“In presidio ai varchi ci sono lavoratori che si sentono feriti e traditi – dice Mirko Filippi, coordinatore regionale Fit Cisl Liguria – in prima linea per tutta la pandemia, considerati essenziali e chiamati eroi, che con tutte le difficoltà e i pericoli che hanno dovuto affrontare quotidianamente non si sono mai tirati indietro. E anziché un riconoscimento vedono presentarsi delle proposte dalle associazioni totalmente inaccettabili, che vanno a toccare loro i diritti e tutele previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro”.
“Abbiamo fatto una piattaforma rivendicativa che andava a toccare soprattutto l’aspetto economico di questi lavoratori che hanno retto l’Italia nel periodo della pandemia – prosegue Marco Gallo della Filt Cgil -. Le associazioni datoriali hanno fatto la loro piattaforma con rivendicazioni che potevano evitarsi”.
“Per chi non l’avesse capito prima – aggiunge Roberto Gulli, segretario generale della UilTrasporti Liguria – la logistica è fondamentale per tutta l’economia di un Paese. Purtroppo la parte datoriale non vuole riconoscere quanto riteniamo giusto per le fatiche e per tutti i rischi che i lavoratori di questo mondo si sono assunti finora. La palla a questo punto sta ai datori di lavoro”.
“Con tutto l’impegno e la professionalità messi in campo durante la pandemia, i lavoratori del comparto, invece di essere premiati con un aumento del salario, hanno ricevuto uno schiaffo immeritato – dichiara Giovanni Ciaccio, coordinatore regionale logistica e trasporto merci Uiltrasporti Liguria. È evidente che la parte datoriale non sa mettersi una mano sulla coscienza, né riconoscere il valore del lavoro sia nei momenti di crisi che nel quotidiano”.
A tutto questo si aggiungono i soliti problemi a livello locale: in primis la viabilità su strade e autostrade ma anche “i tempi di attesa all’interno del porto che rivendichiamo ormai da anni chiedendo di trovare una soluzione, perché è impensabile stare due o tre ore per caricare un container”, precisa Marco Gallo.
“Questa mattina siamo presenti ai presidi, al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, perché è giusto che queste categorie abbiano deciso di scioperare – dichiarano il consigliere Gianni Pastorino e l’on. Luca Pastorino – è chiaro che in una città come Genova, in cui il suo porto assume un ruolo fondamentale, questa protesta rivesta un’importanza di carattere nazionale e rifletta anche su come sviluppare le attività portuali. Riconosciuta la sua valenza, è necessario però assicurare la piena tutela di chi ci lavora ogni giorno, ed è per questo che stamattina abbiamo presidiato allo sciopero nazionale indetto dai sindacati confederale Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti”.
“Chi punta alla precarizzazione del mercato del lavoro, alla riduzione di ferie e permessi retribuiti, all’abolizione delle festività – proseguono Gianni Pastorino e Luca Pastorino – determina un impoverimento di chi lavora in questo settore. Tutto questo è inaccettabile e favorisce il clima di chi vuole continuare a limitare i diritti e ad abbassare i salari”.
La federazione ligure del Pci commenta: “Prosegue in tutta la Liguria lo sciopero nazionale di 24/48 ore da parte dei lavoratori del settore logistica, trasporto merci e spedizione che gridano AIUTO e incrociano le braccia trovandosi sotto attacco dopo essersi comportanti in maniera esemplare durante la fase più critica della pandemia, quando l’incertezza regnava sovrana. In questa fase di rinnovi contrattuali, vengono colpiti secondo le specifiche linee guida dettate da Confindustria che vuole contratti al ribasso, con sempre minori tutele e con proposte indecenti, nascondendosi dietro alla scusa della pandemia. Tutto questo è inaccettabile! Il Partito Comunista Italiano è, come sempre, al fianco dei lavoratori in lotta e rinnova il proprio impegno per una società nella quale la ricchezza venga ridistribuita in maniera più giusta ed equa invertendo la rotta di questo sistema volto, unicamente, al profitto di pochi a discapito del lavoro di molti”.
Le modalità dello sciopero
Spedizionieri, corrieri, imprese di logistica e supply chain, società collegate alle attività di e-commerce, imprese cooperative fornitrici di servizi connessi scioperano oggi per l’intero turno di lavoro, mentre le imprese di trasporto si fermeranno anche domani (30 marzo) per un totale di 48 ore.
Restano garantiti gli approvvigionamenti di carburante e combustibile da riscaldamento, la raccolta e distribuzione del latte, il trasporto di medicinali e le forniture per ospedali e case di cure, prodotti alimentari di prima necessità e animali vivi.