Savona. Dopo un anno di digiuno Federica Brignone (nella foto qui sotto, scattata dal fratello Davide) è tornata al successo aggiudicandosi il supergigante in Val di Fassa e raggiungendo così Deborah Compagnoni in testa alla classifica delle campionesse azzurre di Coppa del Mondo con 16 vittorie, proprio come la fuoriclasse valtellinese. È il quarto successo nella specialità per la sciatrice di origini savonesi, che ha ottenuto anche 7 giganti e 5 combinate.
“Un bel traguardo – lo definisce in un’intervista a IVG.it – Da bambina seguivo sia Deborah sia Isolde Kostner in tv, le ho sempre ammirate e quindi eguagliare i loro successi è emozionante. Non sono più giovanissima atleticamente, ho già fatto dodici stagioni ma sono ancora in attività e spero di vincere tante altre gare: mi impegnerò di più e mi godrò ciò che di speciale verrà”. Del resto i record sono fatti per essere superati: “Nel nostro sport c’è tanta concorrenza e tutto è un terno al lotto – dice – Anche il mio record sarà battuto in futuro, mi auguro, da una italiana!”.
Tuttavia in questa stagione Brignone ha collezionato solo 5 podi (1 primo posto, 2 secondi e 2 terzi): “È la mia seconda migliore di sempre ma non è come me l’aspettavo”, dichiara. A pesare di più sulle prestazioni la situazione emergenziale in corso: “Non è un’anno normale, le regole strettissime imposte nello sci mi fanno sentire stufa, stanchissima e stressata – racconta – L’anno scorso aver ricevuto le mie coppe per posta non era certo quello che sognavo, mi ha buttata giù moralmente e ha condizionato la mia preparazione a questa stagione”.

“Competere davanti a 10-20mila spettatori o ad una telecamera non sono la stessa cosa – prosegue – Anche gli spostamenti sono complicati: io stessa sono tornata a casa oggi (lunedì 8 marzo, ndr) dopo un viaggio notturno di 12 ore e 1500 km dalla Slovacchia in pullman perché non era consentito volare in aereo. Agli stessi Mondiali di Cortina non era consentito uscire per una corsa o una camminata, il nostro tragitto era hotel-pista e viceversa. Comunque sono fortunata a gareggiare, altri atleti non possono”.
Una piccola soddisfazione è il “passaggio di testimone” della Coppa nello slalom gigante con la connazionale Marta Bassino: “È il segno che la squadra azzurra lavora bene da tempo e continua a vincere e uno stimolo per i giovani che vogliono affermarsi e credono in questo sport”. Su chi è invece la favorita a succederle nel trofeo generale Brignone ha le idee chiare: “Per come l’ho vista in questo fine settimana a ‘casa sua’ assolutamente Petra Vlhová! Lara Gut sta sciando benissimo ma dovrebbe migliorare nel gigante”.
Infine una curiosità. Nella serata finale del Festival di Sanremo di quest’anno è stato ospite il suo grande mito Alberto Tomba, il quale ha lanciato la votazione per il logo ufficiale dei XXV Giochi olimpici invernali insieme a Federica Pellegrini. In futuro a Federica Brignone non dispiacerebbe essere invitata, magari dopo il ritiro: “Finché sono in attività mi concentro solo sulle gare ma quando smetterò mi farebbe piacere partecipare!”.