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Sanità, le minoranze in Regione: “Toti esclude la commissione antimafia dalla riforma degli appalti”

"Una vicenda ancora di più preoccupante, perché segue di pochi giorni la decisione della giunta regionale di chiudere l'Osservatorio sulla Sicurezza e la Legalità"

palazzo regione

Regione. “È gravissima la scelta di escludere il coinvolgimento della Commissione Antimafia e di tutti gli strumenti di vigilanza e trasparenza dalla nuova normativa in materia di appalti in sanità”. Lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri di minoranza in Regione di Partito Democratico, Lista Sansa, Movimento Cinque Stelle e Linea Condivisa.

I consiglieri si sono visti “respingere tutte le proposte di coinvolgimento della Commissione Antimafia e la creazione di istituti di vigilanza per la trasparenza degli appalti, al fine di porre una particolare attenzione al tema delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio, soprattutto su un tema, come quello delle sanità, che è diventato in questi mesi, uno dei principali settori su cui le mafie operano e lucrano”.

“Una vicenda ancora di più preoccupante, perché segue di pochi giorni la decisione della giunta regionale di chiudere l’Osservatorio sulla Sicurezza e la Legalità, il principale strumento di studio e di intervento sul tema”.

 

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