Liguria. Anche il gruppo direttivo regionale del CAI, Club Alpino Italiano, è fortemente preoccupato circa le sorti del Comprensorio del Beigua vista l’emanazione da parte della Regione Liguria del decreto autorizzativo alle ricerche minerarie all’interno del Parco.
Il CAI ligure, in una nota firmata dal suo presidente regionale Giovanni Carravieri ed inviata alla Presidenza Generale, prende atto “del parere negativo espresso nel merito da parte del Parco regionale del Beigua ed esprime, profonda preoccupazione e doglianza per il provvedimento autorizzativo”. Nella lettera si legge “il Comitato direttivo regionale ligure nella riunione del 12 marzo 2021, ha esaminato e discusso nel merito l’emanazione da parte della Regione Liguria del decreto autorizzativo alle ricerche minerarie all’interno del territorio del Parco regionale del Beigua.
“Constatato – continua la missiva – che le aree ove sono state autorizzate con provvedimento dirigenziale le ispezioni preliminari alle ricerche minerarie sono adiacenti alla ZSC 1T1331402 (Beigua – M. Dente – Gargassa – Pavaglione) gestita dallo stesso Ente Parco e per 46 ettari sono all’interno della ZSC medesima con ciò percuotendo principi della normativa europea in materia, fra I’altro nel merito riconfermati anche dalla Corte Europea con una sentenza, acquisita e condivisa la nota di Federparchi Liguria recante il medesimo oggetto, richiamati i principi del proprio Bidecalogo di cui al punto 1 e punto 5, il CAI, Gruppo Regionale della Liguria, esprime profonda preoccupazione e doglianza per il provvedimento autorizzativo emesso e impegna il proprio Presidente a rappresentare questa posizione in tutte le sedi pubbliche opportune e a riservarsi di agire in via cautelativa d’intesa con le altre Associazioni di Protezione Ambientali nel caso fossero ravvisati gli estremi”.
Questa la posizione del CAI ligure quando anche il Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco si muove per avere chiarimenti e scrive al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in merito alla ricerca di Titanio nel sottosuolo del Comprensorio, sito Unesco inserito nella lista dei Geoparchi Globali.
Enrico Vicenti si è rivolto al Ministero per evidenziare i fatti di questi ultimi giorni che hanno visto anche indirizzare al Presidente della Regione, Giovanni Toti, una petizione che ha raccolto oltre 21mila firme per chiedergli di ritirare il decreto che autorizza la ricerca di Titanio. Continua insomma la mobilitazione generale per dire “no” alla ricerca cui si aggiunge il ricorso al Tar da parte dei sindaci di Sassello e Urbe perché il decreto venga annullato. “Spiace tantissimo trovarsi contro la Regione al Tar- è amareggiato Daniele Buschiazzo presidente del Parco del Beigua e sindaco di Sassello – ma dobbiamo difendere il territorio che, viceversa, rischia di essere leso. Io spero solo che prestissimo si metta la parola fine su questa vicenda”.