Pietra Ligure. “Il difensore civico regionale, il dottor Francesco Lalla, l’11 marzo ha scritto per la seconda volta al direttore generale dottor Marco Damonte Prioli. La prima lettera era stata mandata all’Asl il 4 febbraio segnalando tutte le richieste e preoccupazioni dettagliate dai promotori della campagna a difesa della sanità pubblica. A quella missiva, a quanto risulta al difensore civico, non c’è stata risposta”.
E’ quanto dichiarano dal gruppo Nascere a Pietra in merito alla sollecitazione per la riapertura del punto nascite del nosocomio pietrese. “Considerata la criticità del caso esposto – si legge nella lettera inviata a Damonte Prioli e per conoscenza ad Alisa -, invito codesta Azienda Sanitaria Locale ad una puntuale valutazione in ordine alla possibilità di soddisfare la richiesta avanzata dal gruppo di cittadini denominato ‘Giù le mani dal punto nascite del Santa Corona’ di ripristinare il Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale”.
Nella prima missiva, il difensore civico aveva richiesto ad Asl “di tenere nella dovuta considerazione quanto evidenziato dal Comitato in questione e di essere dettagliatamente informato sui provvedimenti che si intendono adottare in merito spiegando la preoccupazione del gruppo che teme che “sia a rischio la riapertura della struttura”, cioè del “reparto che operava come Pronto soccorso ostetrico per l’ospedale pietrese, classificato come DEA di secondo livello”.
“E’ possibile seguire tutti gli aggiornamenti della campagna sulla pagina Facebook del gruppo e chi intende sostenere l’attività della campagna – esortano – può richiedere l’iscrizione al gruppo. Prosegue, inoltre, la raccolta firme online per la petizione rivolta al presidente della regione Liguria Giovanni Toti. Per informazioni è possibile scrivere al nostro indirizzo mail (nascereapietra@gmail.com).