Celle Ligure. “Una figura paterna per me. Don Pinetto era l’uomo che sapeva accogliere e ascoltare. Senza nessuna voglia di trascendere. Con molta semplicità.” Parla Don Piero Giacosa nel ricordo e nella nostalgia di don Pinetto, a poche ore dalla sua scomparsa.
Si era alternato con lui, negli anni, come sacerdote nella parrocchia di San Michele. Ora don Piero è il parroco di San Giovanni Battista e Andrea in Savona, ma non dimentica gli anni di Celle dove un’intera comunità gli vuole bene. Lo stesso bene che ha voluto a don Pinetto, così come lo chiamava con affetto. Sottolinea “figura paterna” don Piero e ci spiega perché.
“Don Pietro è stato il prete che mi ha accolto in Seminario. È stato il prete che mi ha accompagnato all’altare nel giorno della mia ordinazione, quando sono diventato sacerdote. È stato il mio rettore”.
Un legame forte. Parla Don Piero, la sua voce ha la vena dolce e amara della malinconia: “Quanti ricordi con don Pinetto: le gite da seminarista, le risate, i racconti”.
Racconti come questo: “Mesi fa eravamo andati insieme a salutare una persona cara. Al ritorno, mentre guidavo in autostrada, ho bucato una gomma” sorride il don “che avventura, se ci penso. Don Pinetto é subito sceso dalla macchina e si è dato da fare. Eravamo a bordo strada ad aspettare il carro attrezzi e, nonostante il momento di difficoltà, abbiamo riso e trovato il modo di ricordare comunque bene questa esperienza”.
Perché don Pinetto era così: un uomo più che buono. Era un umile che ti sapeva ascoltare.