Liguria. “Con un’ordinanza il 10 marzo il presidente della Regione Liguria, Giovanno Toti, ha emanato una deroga in materia di caccia e pesca sportiva, rispetto ai divieti di spostamento intercomunali tipici della ‘zona arancione’, stabiliti dal DPCM del 2/3/2021 e validi per tutti i cittadini. Le norme statali, infatti, vietano in zona arancione ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità. Ma per sparare con carabina ai daini, alle femmine e ai piccoli di capriolo, oppure per andare a pesca a scopo ludico, a quanto pare, secondo l’ordinanza regionale, le disposizioni nazionali riguardanti i comuni mortali sono carta straccia da bypassare disinvoltamente”. Ad accusare la Regione Liguria è la Lega Abolizione Caccia.
“Un provvedimento palesemente illegittimo, che aggiunge una deroga anche per l’allenamento dei cani da caccia – accusano gli animalisti – Motivazione a supporto? Sono attività che si svolgono all’aperto. Peccato che sul sito del Ministero dell’Interno (FAQ e provvedimenti Covid) fosse già stato ribadito che la caccia non può rientrare tra i motivi di necessità per gli spostamenti da un comune all’altro”.
La Lega Abolizione Caccia “evidenzia, nel silenzio assordante dei Prefetti liguri, lo sfregio alle disposizioni statali e l’illegale disparità di trattamento con i ‘normali’ cittadini, che non possono spostarsi per motivi meramente ricreativi da un comune all’altro”.