Laigueglia. Il Trofeo Laigueglia, classica d’apertura del calendario nazionale, alza il sipario sulla stagione italiana del ciclismo su strada.
Ad aggiudicarsi la vittoria è stato il trentaquatrenne Bauke Mollema, atleta di lignaggio, vincitore in carriera di un Giro di Lombardia, una tappa al Tour de France e della Clasica di San Sebastian. Arrivato in solitaria sul traguardo.
Al secondo posto Egan Bernal, davanti al belga Mauri Vansevenant (terzo) e al francese Clement Champouissen (quarto), giovani sorprese di giornata.
La mattinata è stata caratterizzata da una fuga di oltre 150 chilometri, apportata da una dozzina di uomini. Alla fine ridotto a un terzetto, raggiunto sul Capo Mele: il tedesco Juri Hollman, il trentino Mattia Bais e il francese Nicolas Edet, primo -tra l’altro, nella speciale classifica a punti del Gran premio della montagna.
La manifestazione, ideata da Pino Villa nel 1964, collocata da quest’anno ai primi di marzo anziché metà febbraio, è organizzata dal Gs Emilia.
La lista partenti era di prim’ordine, diversi i volti noti: i vincitori del Tour de France Vincenzo Nibali ed Egan Bernal, lo scalatore colombiano Nairo Quintana, l’ex campione del mondo di Ponferrada Michal Kwiatwkoski, gli spagnoli Mikal Landa e Pello Bilbao. L’olandese Bauke Mollema. I francesi Thibaut Pinot, Tony Gallopin e il velocista Davide Ballerini, tra i più in forma in questo avvio, con due tappe al Giro della Provenza e un successo in Belgio alla Omploop Het Nieuswblad.
Sembrava essere tornati ai fasti di un tempo, quando la crème del pedale avviava l’annata dal savonese. Merckx, De Vlaeminck, Armstrong, Maertens, Bartoli e altri campioni figurano nell’albo d’oro della corsa.
Il percorso ricalcava il medesimo delle ultime edizioni. Partenza e arrivo nel borgo marinaro di Laigueglia. Tracciato impegnativo: 203 km, quasi quattromila metri di dislivello.
A trenta chilometri dal via iniziava la salita verso Arnasco (370 s.l.m.). Quindi il primo gran premio della montagna, la Cima Paravenna (460 s.l.m.). A seguire, discesa da Crocetta, nella piana di Albenga e dunque primo passaggio a Laigueglia (zona rifornimento).
Si è proseguiti quindi verso Andora, la valle del torrente Merula e Stellanello, dove è stata affrontata l’ascesa del Testico (460 s.l.m.). Ridiscesi ad Alassio, i corridori si sono immessi nel circuito di Colla Micheri, breve ma selettiva salita di 2 km all’8.8%, da ripetere quattro volte.
Ultima asperità, lo strappo di Capo Mele, prima della conclusiva picchiata verso il traguardo, posto in via Roma.
Il più vecchio vincitore del Trofeo Laigueglia è stato Pierino Gavazzi (nel 1989, a 38 anni e 2 mesi). Il più giovane fu invece il belga Frank Vandenbroucke (nel 1996, a 21 anni e 3 mesi), scomparso nel 2009.
Un solo altro corridore olandese si era finora imposto nella baia del sole, vale a dire Theo De Rooy nel 1982.
In totale, 166 gli atleti partenti, in rappresentanza di ben 24 gruppi sportivi. Non presenti i portacolori della Giotti Victoria e Gianni Moscon, costretti al forfait.
Nove le squadre del circuito World Tour (mai così tante dal 2005, quando venne istituito): la spagnola Movistar, le francesi Ag2r-Citroen, Cofidis e Groupama; la britannica Ineos Graenadiers, la kazaka Astana, le belghe Deceuninck-Quick Step e Intermarché-Wanty-Gobert. Quindi la statunitense Trek-Segafredo e la Bahrain-Victorius.
Ripercorri tutte le fasi di gara nella nostra cronaca in diretta.
ORDINE DI ARRIVO:
1) B. MOLLEMA (Trek-Segafredo) 4h57’05” (media: 40,98 km/h)
2) E. BERNAL (Ineos Grenadiers) a 39″
3) M. VANSEVENAN (Deceuninck-Quick Step) s.t.
4) C. CHAMPOUSSIN (Ag2r-Citroën) s.t.
5) G. CICCONE (Trek-Segafredo) s.t.
6) M. LANDA (Bahrain-Victorius) s.t.
7) J. KNOX (Deceuninck-Quick Step) a 57″
8) A. VENDRAME (Ag2r-Citroën) a 1’01”
9) B. GHIRMAY HAILU (Delko) s.t.
10) L. ROTA (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux) s.t.

Mollema festeggia

Bernal, giunto secondo, pensieroso nel dopo corsa

Mollema sul palco, premiato dal sindaco laiguegliese Sasso Dal Verme