Liguria. D’ora in avanti in Liguria anche i circoli culturali potranno vendere cibo e bevande d’asporto fino alle 18 ed effettuare consegne a domicilio senza limiti di orario, venendo parificati di fatto a bar e locali. Lo prevede l’ordinanza firmata ieri sera, giovedì 25 marzo, dal presidente ligure Giovanni Toti.
L’ordinanza sarà valida solo in zona gialla o arancione fino al termine dell’emergenza epidemiologica e riguarderà “centri culturali, sociali e ricreativi che effettuano attività di ristorazione e somministrazione”.
Sia l’asporto che la consegna a domicilio potranno essere effettuati “esclusivamente a favore dei rispettivi associati (o loro famigliari o facenti parte della medesima organizzazione”. Per l’asporto andrà sempre rispettato il divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Nelle scorse settimane erano state numerose le mobilitazioni, in particolare dell’Arci, per ottenere la possibilità di lavorare con l’asporto, “per mitigare il tremendo impatto economico che oggi stanno subendo, al pari di tutti i pubblici esercizi”.
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