Alassio FC, Busalla, Molassana, Canaletto. Sono queste le società che al momento hanno annunciato di voler rinunciare a riprendere a giocare. Questa sera arriverà l’elenco ufficiale.
Ancora in stand by, le posizioni di Albenga e Finale nel savonese. O meglio, il Finale ha firmato la lettera nella quale si auspicava una ripresa senza retrocessioni. Così è stato e mister Pietro Buttu si è detto determinato a voler riprendere in occasione dell’ultima intervista rilasciata a “Parliamo di sport”. La società ha poi comunicato poche ore fa la volontà di riprendere “a patto che il format sia con i due gironi”. Lato Albenga, invece, non sono più pervenute notizie, se non l’addio di alcuni giocatori passati ad altre società. La società bianconera non risultava nemmeno tra i firmatari della lettera con la quale al contrario di quella precedente alcuni sodalizi sottolineavano la volontà di ripartire anche con le retrocessioni. In bilico anche le scelte delle squadre dell’estremo ponente, Taggia e Ospedaletti.
Una serie di rinunce che avrà inevitabilmente delle ripercussioni sulla roadmap del torneo ufficializzata lo scorso venerdì. Come affermato dal consigliere regionale Figc Franco Rebella, la volontà è mantenere lo schema a due gironi. La struttura del campionato avrebbe dovuto prevedere una prima fase nella quale si sarebbe terminato il girone di andata iniziato a ottobre e dalla quale sei squadre per girone si sarebbero poi qualificate alla poule promozione. Dopo questi due secondi raggruppamenti, semifinali incrociate tra prime e seconde e finalissima.
La riduzione del numero di compagini non farà virare verso un girone unico ma potrebbe – se fossero molte – far saltare la prima fase, quella della “scrematura”, e far partire tutti dalla poule promozione, ipotizzando sfide di andata e ritorno per non accorciare ulteriormente il torneo. A meno che non si decida di evitare questa ipotesi e di accontentarsi di un torneo che sarebbe davvero mini, ma meno complesso da gestire visto che l’ombra lunga della pandemia pare non voler mollare la presa.
La Federazione, come conferma lo stesso Rebella, renderà note le modifiche al campionato a stretto giro. “Abbiamo già da qualche giorno iniziato a pensare a tutti i possibili scenari”, afferma il dirigente valligiano ospite di T li soi cos’à rà fò ra Cairèis?, appuntamento sportivo del lunedì sera organizzato dalla Asd Cairese.
Infine un commento personale: “Non pensavo – commenta Rebella – che ci sarebbero state delle rinunce. Vero è che la pandemia ha avuto un’impennata rispetto a febbraio, comprendo chi ha deciso di rimandare tutto a settembre”.