Liguria. “Domani, 5 marzo, i lavoratori della Compagnia Portuale Culmv si mobiliteranno con uno sciopero a difesa di diritti conquistati con anni di lotte sindacali. Insieme a tutti gli iscritti Filt di tutti i settori esprimiamo la totale solidarietà ai lavoratori del porto di Genova”. E’ quanto dichiarato da Filt Cgil di Savona.
“In un momento così delicato per il paese – dichiarano -, dove la nostra categoria ci ha visti in prima linea senza mai fermarsi, dove grazie ai lavoratori dei trasporti, persone e merci, hanno continuato a muoversi evitando al paese situazione di crisi, l’attacco che i terminalisti del porto di Genova hanno portato ai lavoratori portuali e nello specifico ai lavoratori della Compagnia Paride Batini Culmv è inaccettabile”.
Lo sciopero era nato come risposta alla lettera consegnata a mano dal presidente dei terminalisti genovesi Beppe Costa al segretario generale dell’Autorità di sistema portuale di Genova, Savona e Vado ligure, in cui si diffida e mette in mora l’Adsp per non avere vigilato sulle azioni della Culmv, comprese le richieste di adeguamenti tariffari erogate dalle aziende alla Compagnia dal 2013 ad oggi, circa 8 milioni che sono pronti a chiedere indietro come risarcimento danni.
Ieri mattina, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci hanno fatto un incontro in prefettura per tentare di convincere i sindacati a revocare lo sciopero. Ma a nulla è servito: “Per ora non ci sono elementi per revocarlo – dice Enrico Poggi, segretario della Filt-Cgil -. Da parte degli industriali non abbiamo sentito una smentita formale dei contenuti della lettera. Hanno solo ribadito che per loro è una lettera informale, senza conseguenze” .