Pub on the road

Da pub in centro ad ape itinerante: l’idea di un giovane imprenditore per sopravvivere al Covid

Il titolare: "Ho investito tutti i miei risparmi e creduto in questa iniziativa, perché così non si può continuare"

ape intruglio cairo

Cairo Montenotte. “Vivere di solo asporto e consegne a domicilio è impossibile”, lo dicono da tempo molti baristi e ristoratori, soprattutto per quelle attività che solitamente lavorano la sera come i pub. Che fare dunque per sopravvivere in un momento di crisi economica e continue restrizioni a causa della pandemia? Cercare di trovare idee brillanti ed alternative.

È questo il caso di Riccardo Perrone, proprietario de “L’intruglio” pub del centro storico di Cairo Montenotte, che ha deciso di trasformare la sua attività in un’ape itinerante che vende bibite. Una sorta di locale on the road che, con la scelta giusta dei luoghi in cui posizionarsi, può rivelarsi un ottimo espediente per racimolare qualcosa in più al mese. 

Da dove nasce l’idea? Da una battuta scherzosa. “Durante il lockdown, stavo discutendo con mio papà che scherzando mi ha detto: ‘Perché non vai con un carretto a vendere gelati?’. Ho iniziato a pensarci e a capire come potessi fare, l’idea mi è sembrata geniale. Non vendo gelati, ma bibite e cocktail” spiega il 30enne cairese.

Come prima tappa del suo “tour” nella città, Riccardo ha scelto la pista ciclabile sul Lungobormida, una zona molto frequentata in queste periodo di pandemia, soprattutto ora che le temperature sono diventate più miti. “La reazioni delle persone è stata ottima, in molti scoprono il servizio per la prima volta e poi ritornano a trovarci, ma tutti hanno apprezzato” racconta. 

Un’idea brillante che ha il sapore di scommessa e nasconde anche qualche rischio: “Per acquistare l’ape ho investito tutti i miei risparmi – ammette Riccardo – Cercherò di portare avanti l’iniziativa come meglio posso. Stiamo già valutando dove posizionarci prossimamente, tra le opzioni c’è il parco dell’Adelasia”. 

Ma a fare prendere al giovane la decisione di lanciarsi in questa nuova avventura è stata soprattutto un’esigenza. “In questo periodo la situazione del locale è disastrosa – commenta – Siamo riusciti a sopravvivere grazie all’asporto e alla proposta di hamburger e altri piatti, che piano piano hanno dato il loro frutto, ma solo per pagare le spese. Essendo un locale serale e considerando che birre e cocktail in cui siamo specializzati difficilmente si comprano da asporto, abbiamo dovuto cambiare totalmente la natura della nostra attività. A questo si aggiungono anche le difficoltà dovute al poco passaggio a causa dei cantieri delle chiesa di San Lorenzo e in piazza della Vittoria, L’Intruglio si trova proprio tra di essi”. 

“I contributi dello Stato non bastano, chi vive solo grazie agli incassi di un locale non può farcela, solo cercando di trasformarsi o lanciando iniziative si può riuscire a tirare un sospiro di sollievo” conclude Riccardo. 

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