Savona/Roma. Stamattina anche la Fiom di Savona al presidio sotto al Ministero dello sviluppo economico a Roma per chiedere al Governo di aprire i tavoli sulle tante crisi industriali mai risolte e sui settori strategici per l’industria del Paese come l’automotive, l’aerospazio e la siderurgia.
“Giorgetti non ci risponde, oggi siamo sotto al Ministero. E’ come Patuanelli: immobile sulle crisi industriali“, così il segretario provinciale Andrea Pasa commenta l’operato del neo ministro in carica da un mese e mezzo sulla questione della risoluzione delle crisi industriali. “Il Governo ci convoca solo sull’ex Ilva, ma abbiamo una montagna di crisi irrisolte anche a Savona come Piaggio, Bombardier, Sanac, Funivie, Italiana Coke, LaerH e da luglio sono a rischio migliaia di licenziamenti”.
“Occorre programmare per tempo la ripresa progettando un sistema di sviluppo locale integrato e sostenibile attraverso la valorizzazione dell’esistente e la realizzazione degli investimenti programmati o programmabili a fronte delle risorse disponibili”, avevano avvertito i sindacati savonesi a febbraio quando avevano deciso di rivolgersi ai Ministeri dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Infrastrutture con un dossier condiviso durante un incontro con i parlamentari della provincia.
Proprio durante l’incontro avevano sottolineato come le “crisi industriali e le vertenze da molto tempo avviate su tavoli ministeriali a livello nazionale per il loro interesse strategico continuano, purtroppo, a rimanere irrisolte lasciando nell’insicurezza oltre 3 mila occupati tra dipendenti diretti ed indiretti”.