Incertezza

Coronavirus, Toti: “Liguria in bilico tra zona gialla e arancione, ce la giocheremo all’ultimo decimale”

Indice Rt intorno a 1, ma si rischiano nuove chiusure (decise dal Governo) già a partire dal weekend

Giovanni Toti

Liguria. “La nostra regione è a cavallo tra zona gialla e zona arancione. L’indice Rt è intorno a 1, come ogni venerdì ce la giocheremo all’ultimo decimale”. Il presidente Giovanni Toti conferma che la Liguria, a prescindere dalle ulteriori strette sul tavolo del Governo in queste ore, la prossima settimana potrebbe vedere nuovamente le chiusure di bar e ristoranti oltre ai consueti divieti sugli spostamenti.

I dati decisivi saranno come sempre quelli del monitoraggio della cabina di regia Iss-ministero della Salute in uscita venerdì, riferiti alla settimana 1-7 marzo. “Certamente all’interno dell’intervallo di confidenza il valore più alto dell’Rt è in zona arancione, non sappiamo ancora se il valore più basso sarà da zona gialla o meno”, spiega Toti. E se quest’ultima cifra dovesse essere uguale o superiore a 1, con un livello di rischio moderato come quello evidenziato dal report della settimana precedente, il ritorno in arancione sarà assicurato.

Intanto però venerdì il Consiglio del ministri valuterà anche l’adozione di eventuali nuove misure restrittive a livello nazionale, come chiesto dal Comitato tecnico scientifico. Domani alle 10 è previsto il confronto con le Regioni al quale siederà anche Toti. Ieri gli esperti hanno chiesto una stretta delle misure, già a partire dal prossimo weekend, per frenare la diffusione del virus sospinta dalle varianti: zone rosse più rigide, modello Codogno, movimenti limitati anche in zona gialla, chiusure nei fine settimana, come avvenuto durante le vacanze di Natale. E, allo stesso tempo, estensione della campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi.

Per questo la Liguria, a prescindere dalla decisione sulla zona arancione la prossima settimana, potrebbe trovarsi semi-blindata già a partire da questo weekend. Ipotesi che ovviamente non piace a Toti: “Non è accettabile che si tratti tutto il Paese allo stesso modo. Ovviamente rispetteremo le regole, ma non capisco perché una regione oggi in zona bianca debba soggiacere alle stesse regole di chi è in una situazione diversa. Ci siamo sempre assunti la responsabilità di intervenire in modo doloroso e mirato”.

Dopo le misure assunte nell’Imperiese, infatti, la situazione sembra tornata sotto controllo.  “Sapevamo che ci sarebbe voluta una decina di giorni per vedere gli effetti e infatti l’incidenza è iniziata a decrescere. L’ascesa che ci aveva preoccupato ormai si è arrestata e anche il tasso di occupazione dei posti letto è piuttosto stabile”, ha spiegato Filippo Ansaldi, direttore della prevenzione di Alisa. Il distretto di Ventimiglia è passato da 5 casi su 10mila abitanti al giorno a 3 casi su 10mila, mentre la media della Liguria si attesta intorno a 2 casi su 10mila.

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