Savona. Le sorti ancora incerte del convento dei Frati Cappuccini di Savona accende una preoccupazione per le tre tavole pittoriche di Flaminio Allegrini, importante esponente dell’ultimo Manierismo romano, che ha decorato una cappella gentilizia del duomo di Savona.
A chiedere un’attenzione particolare per queste opere è il presidente del consiglio comunale di Savona, Renato Giusto, che afferma: “Questi tre dipinti sono ora conservati nel refettorio del Convento. Il rischio è quindi quello che vengano trasferiti a Genova. La provincia ligure dei Cappuccini sta portando avanti un’aggressiva politica di rimozione delle opere d’arte dalle sedi territoriali per concentrarle in un grande museo a Genova. Bisogna invertire questa tendenza e fare in modo che questi quadri vengano mantenuti a Savona”.
Le tre tavole, infatti, caratterizzate da una raffinatezza pittorica che unisce la delicata temperatura emotiva del Barocci e il programmatico recupero di Raffaello, erano state rimosse dal Duomo e trasportate nel convento dei Cappuccini. Sono segnalate da tutte le fonti storiche antiche e tutt’ora conservate e restaurate. Con molta probabilità, questi tre esemplari possono essere annoverati tra i dipinti che, in patria, hanno contribuito alla formazione del più celebre artista savonese Bartolomeo Guidobono, sollecitandolo a recuperare alcune sottigliezze formali della pittura romana ed emiliana.
“Si tratta di opere fondamentali per il patrimonio artistico di Savona – ha ribadito Giusto. – La loro perdita sarebbe quindi irreparabile.”
Nel corso del consiglio comunale, l’assessore alla cultura Doriana Rodino ha affermato che l’impegno per mantenere le tre opere a Savona è già stato avviato: “I quadri sono nati per la città di Savona ed è necessario che restino qui, magari conservati nella Pinacoteca di Savona – commenta -. Rappresenterebbero un esempio del manierismo molto importanti. Sarà nostra cura verificare tutti gli atti per la fruizione e il nuovo posizionamento delle opere”.