La lettera

Collaboratori sportivi, Sport e Salute: “Il bonus è priorità”

"Auspichiamo che l’attenzione si trasformi in atti e siamo fiduciosi che questa aspettativa sarà soddisfatta al più presto"

collaboratori sportivi

Il presidente ed amministratore delegato di Sport e Salute, Vito Cozzoli, ha scritto una lettera aperta in merito alla situazione attuale in cui versano i collaboratori sportivi. Di seguito il suo messaggio.

Sono stati dodici mesi senza tregua. Vissuti dallo sport, e non solo dallo sport, in apnea. È dura stare tanto tempo sott’acqua. Non abbiamo ancora rimesso la testa fuori. Anzi da lunedì l’Italia, tranne poche eccezioni, è stata costretta a dichiarare un nuovo lockdown.

Per i Collaboratori Sportivi Sport e Salute S.p.A. è diventata un punto di riferimento. Ed è quello che vogliamo essere perché voi, donne e uomini delle società e delle associazioni dilettantistiche, rappresentate la vera spina dorsale dello sport italiano. Venite prima di tutto.

A noi vi rivolgete per avere notizie delle indennità. Due mesi e mezzo senza reddito “sono una disperazione”, come scrivete nei commenti ai post della Società. Sappiamo anche che la vostra priorità non sono i bonus, ma la riapertura delle palestre, delle piscine, dei circoli. Ovvero, fare il vostro lavoro nelle società, insieme alle quali rappresentate un presidio civile del Paese. Però quando lo stop è obbligato dall’andamento della pandemia, coloro che non stanno lavorando o lo stanno facendo a un regime minimo devono andare avanti.  

Sono parole, ma anche nelle parole si trova la verità. C’è stata una crisi di governo, la formazione e la nascita di un altro esecutivo e ora l’attesa per il nuovo decreto Sostegni. L’attenzione verso lo sport di base e i suoi valori imprescindibili è stata testimoniata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi nell’intervento alle Camere e dal neo Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali nelle sue prime dichiarazioni.

Sport e Salute, che nell’ultimo anno si è sentita investita della responsabilità tutta nuova di farsi portavoce dei Collaboratori Sportivi, sta auspicando che l’attenzione si trasformi in atti. E siamo fiduciosi che questa aspettativa sarà soddisfatta al più presto.

Chi di voi ha ricevuto l’erogazione da marzo a dicembre, e siete tanti – circa 190 mila persone – conosce la puntualità dei bonifici e l’impegno che Sport e Salute ha profuso per salvare il capitale umano del movimento. Per le domande più complicate abbiamo moltiplicato gli sforzi fino a raggiungere sempre l’obiettivo di aiutare chi aveva i requisiti a ricevere il bonus. In alcuni casi, che per noi non sono mai pochi perché anche un solo collaboratore è importante, abbiamo fatto il possibile per tutelare il diritto all’indennità. Abbiamo chiesto pareri, scritto e riscritto a tutti gli organi istituzionali in modo da arrivare a una soluzione positiva. Quando siamo giunti alla decisione di rigettare le richieste non lo abbiamo fatto senza tentare, nel rispetto delle leggi, tutte le strade. Ci siamo presi cura della vostra causa che è la causa dell’intero sport italiano. Abbiamo cercato di non abbandonare nessuno. E di tenervi sempre aggiornati.

Sul sito, sui social, sui media avete letto di tante nostre iniziative. Abbiamo considerato un dovere mettere la Società al passo coi tempi, lavorare sul futuro. Ci sarà una luce in fondo al tunnel, speriamo. Ma una cosa è certa: Sport e Salute, da marzo 2020, ha messo sempre al primo posto il bonus e i Collaboratori Sportivi. Diversamente, non avremmo potuto gestire il pagamento di oltre mezzo miliardo di euro in nove mesi.

In una chat di una piccola squadra di pallavolo che riesce ancora ad allenarsi ho letto questo messaggio che credo vi rappresenti tutte e tutti. “A me personalmente quest’anno non preme tanto lo sport o il campionato, che ovviamente andranno fatti nella misura in cui siamo una società sportiva, ma preme la possibilità di offrire alle ragazze, al di là delle chiacchiere, un luogo e una situazione sicura e controllata dove continuare a sviluppare la loro socialità e la loro speriamo spensierata voglia di crescere e conoscere la vita e il mondo. Per me è un modo di dimostrare loro che quando noi adulti diciamo che i giovani sono il nostro futuro e il futuro di questa Nazione, mettiamo anche in campo tutta l’energia che possiamo perché queste non siano parole vuote, che prima di tutto vengono loro e i nostri sforzi sono tutti per loro”.

Ecco, anche per Sport e Salute – attraverso di voi e le ASD/SSD – gli sforzi sono tutti per loro, per i praticanti di ogni età. E per lo sport”.

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