Liguria. “Sulla rete ligure durante il picco dei lavori nell’estate scorsa, si sono riversati oltre 1.500 lavoratori edili mobilitati per la messa in sicurezza delle nostre fragili autostrade. Alcuni dipendenti di imprese strutturate che conosciamo, all’interno delle quali abbiamo nostre rappresentanze sindacali, altri dipendenti di imprese in subappalto, spesso improvvisate, che talvolta sfuggono al CCNL dell’edilizia e che mandano le proprie maestranze a lavorare lungo viadotti e gallerie privi delle più fondamentali norme sulla sicurezza. Orari lavorativi da 12/14 ore al giorno senza pause”.
Così Fillea Cgil della Liguria esprime “sconcerto e viva preoccupazione per la situazione che sta tornando a delinearsi nei cantieri edili lungo la rete autostradale ligure” e lancia un appello a Regione Liguria “affinché dia finalmente gambe all’innovativa legge regionale, votata all’unanimità, per istituire il cosiddetto Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls) di tratta che possa controllare che i lavori sulle nostre autostrade siano svolti nel rispetto dei contratti e della sicurezza”.
“Considerato che stanno nuovamente aumentando questo tipo di lavorazioni, estremamente importanti, e molte altre sono in procinto di partire – concludono dal sindacato -, chiediamo a gran voce ad Aspi di farsi carico di vigilare affinché sulle proprie tratte di competenza termini la pratica dello straordinario selvaggio e si accerti che non si pratichi quello che temiamo fortemente, la piaga del caporalato. In altre parole chiediamo che quei cantieri non siano terra di nessuno, che non siano al di sopra della legge e indegni di un Paese civile. Abbiamo gli strumenti necessari per invertire il trend – concludono -, a cominciare dall’accordo firmato con il Ministero dei Trasporti che disciplina le grandi opere in 4 turni, garantendo sicurezza, velocità e maggiori posti di lavoro”.