Opposizione

Borghetto, le minoranze contro Canepa: “Ci accusa di ‘cavillare’ ma noi abbiamo sempre voluto collaborare”

"Incompleta documentazione per il riconoscimento del debito fuori bilancio per i lavori in piazza Caduti sul Lavoro"

Comune Borghetto Santo Spirito

Borghetto Santo Spirito. “Nonostante tutta la maggioranza, volente o nolente, ci abbia dato ragione, il sindaco si è lanciato in una sfuriata contro i consiglieri di minoranza che ‘cavillano’ mentre lui e i suoi assessori lavorano tutto il giorno per il bene del paese. Peccato che, da ormai quattro anni, noi ci offriamo in continuazione di collaborare in modo costruttivo con la maggioranza, nel rispetto dei ruoli diversi, ma abbiamo ricevuto sempre e solo porte in faccia”.

E’ quanto dichiarano i consiglieri di minoranza dei gruppi “In Cammino” e “Liberiamo Borghetto”, Giancarlo Maritano, Maria Grazia Oliva, Pier Paolo Villa, Daniela Guzzardidopo, dopo gli “ultimi due consigli comunali svoltisi venerdì e domenica scorsi dove si è verificato l’ennesimo scivolone dell’amministrazione comunale, con l’aggiunta della solita invettiva del sindaco contro le minoranze consiliari, di cui sospettiamo che Canepa non riesca proprio a tollerare l’esistenza”.

“Venerdì – spiegano i consiglieri – doveva essere portato in consiglio comunale il riconoscimento del debito fuori bilancio relativo ai lavori urgenti effettuati a inizio febbraio in piazza Caduti sul Lavoro, dovuti a un parziale cedimento del fondo stradale. Una pratica priva di problemi, in teoria, se non fosse stato per la mancata disponibilità per i consiglieri comunali della completa documentazione nei tempi previsti dal regolamento. Pertanto abbiamo chiesto e ottenuto il ritiro del punto all’Ordine del Giorno”.

“Facciamo inoltre notare – continuano – che se le nostre intenzioni fossero state davvero quelle di ‘cavillare’ in modo ostruzionistico avremmo lasciato che la maggioranza votasse la pratica per poi presentare ricorso, cosa che abbiamo deciso di non fare, segnalando invece il problema in consiglio. Ma soprattutto, ed è la cosa più grave, nel suo intervento Canepa ha affermato che, se li avessimo avuti, forse non avremmo neppure letto i documenti di cui lamentavamo la mancanza. Una accusa che, due giorni dopo, i fatti (e non noi) hanno respinto al mittente”.

“Infatti – aggiungono -, nel successivo consiglio convocato d’urgenza per domenica sera, quando finalmente abbiamo avuto a disposizione la documentazione, ci siamo accorti che a non averla controllata a dovere, probabilmente, erano stati il sindaco e la maggioranza. Per prima cosa sono emerse alcune discrepanze tra il testo della delibera e il computo metrico dei lavori. Discrepanze che ci sono state motivate dalla funzionaria e che non danno adito a sospetti di malafede da parte di nessuno, teniamo a precisarlo, ma che purtroppo dimostrano superficialità da parte della Giunta: bastava leggere, notare le differenze e chiarire bene, nel testo della delibera, quanto ci ha spiegato a voce la responsabile del servizio”.

“Inoltre, uno dei documenti allegati era privo sia di firma manuale sia della dicitura ‘documento firmato digitalmente’: anche in questo caso sarebbe stata sufficiente una lettura accurata della documentazione per porre rimedio alla mancanza prima del Consiglio. In presenza di queste imprecisioni e mancanze nella documentazione, abbiamo ritenuto di non partecipare al voto, che naturalmente da parte della maggioranza è stato favorevole”.

“Valuteremo – concludono – cosa fare in merito a questa delibera, ma intanto ci auguriamo che questo episodio possa servire al sindaco da lezione. Speriamo che d’ora in avanti (anche se è un po’ tardi) Canepa si metta in testa di controllare bene la documentazione relativa alle sedute di Giunta e di Consiglio, per il bene di tutti i cittadini e per il rispetto che deve al suo ruolo, e in secondo luogo impari a non rivolgere ad altri accuse che poi gli si possono ritorcere contro come in questo caso”.

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