Albisola Superiore. Ammonta a oltre 2 milioni e 300mila euro (2.317.685 euro) lo stanziamento approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Giacomo Giampedrone, e destinato alla bonifica di tre siti contaminati, due dei quali nello spezzino, a Porto Venere e a Follo, e uno del savonese, ad Albisola Superiore.
Le risorse costituiscono la quota destinata alla Liguria nell’ambito del programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale di siti contaminati, che vede lo stanziamento di oltre 105,5 milioni di euro da parte del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
I fondi sono destinati alla bonifica di siti contaminati ‘orfani’, cioè aree con contaminazione del suolo, sottosuolo e delle acque sotterranee e in cui il responsabile dell’inquinamento non è stato individuato o non agisce e non sono presenti altre forme di finanziamento.
Per la provincia di Savona il sito individuato nel Comune di Albisola Superiore è l’ex discarica in località Capanna del Frate per cui è in corso di aggiornamento il progetto definitivo ed è necessario attuare gli interventi di messa in sicurezza. Il finanziamento è pari a 982.235,54 euro.
A seguito della richiesta avanzata dal governo nel febbraio scorso per la segnalazione dei siti su cui intervenire prioritariamente, Regione Liguria ha avviato una ricognizione e messo a punto una graduatoria dettagliata degli interventi da realizzare attribuendo a ciascuno un punteggio di priorità. I tre siti tra lo spezzino e il savonese sono quindi risultati quelli a maggior rischio su cui agire nel minor tempo possibile con le opere di bonifica.
“Dal 2015 ad oggi l’amministrazione Toti ha investito sulle bonifiche circa 5 milioni di euro – ricorda l’assessore Giampedrone – con cui abbiamo già provveduto alla bonifica e messa in sicurezza di sette siti inquinati e abbiamo realizzato gli studi di caratterizzazione, propedeutici e indispensabili per poter attingere oggi e in futuro alle risorse nazionali. Si tratta di un’attività che non era mai stata fatta prima in Liguria: oltre all’individuazione di aree e siti contaminati, abbiamo assegnato a ciascuno un ordine di priorità con l’impegno di affrontare gli interventi sapendo che, una volta concluse le bonifiche, quei luoghi torneranno nella disponibilità delle amministrazioni locali. L’avvio di questi interventi – conclude – costituisce quindi la prosecuzione di un percorso che questa Giunta ha affrontato con forza sin dal primo mandato, utilizzando ogni risorsa disponibile per la messa in sicurezza del nostro territorio”.
Regione Liguria ha inoltre fornito al ministero un’indicazione preliminare degli altri siti che, in caso di ulteriori risorse disponibili, saranno oggetto di interventi di bonifica: il fabbisogno stimato complessivo è di 12 milioni di euro da destinare a 20 aree e 11 siti contaminati.