Albenga. “Sono sempre più convinto che la mia scelta, precauzionale, di non sottopormi, venerdì scorso, al vaccino AstraZeneca sia stata giusta, e frutto di antipatia personale gli attacchi, anche pesanti, che mi sono stati lanciati sui social dai soliti leoni da tastiera, compresi alcuni colleghi, pronti a gettare il cervello all’ammasso ideologico”. Lo afferma Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale ad Albenga e consigliere provinciale, che la scorsa settimana aveva rifiutato di assumere il vaccino Astrazeneca, del quale giusto poche ore fa Aifa ha bloccato la somministrazione a livello nazionale.
“Era nell’aria e, poche ore fa, l’Aifa ha sospeso in tutta Italia le vaccinazioni contro Sars Covid19 con il siero AstraZeneca, dopo le morti sospette, anche se non ancora accertate siano in correlazione col vaccino, avvenute in Sicilia, Piemonte e altre regioni, e i vari casi di sintomi gravi dopo la vaccinazione – ricorda Ciangherotti – L’Italia non è la sola ad aver bloccato AstraZeneca, lo hanno fatto anche Spagna, Francia e Germania, tra le tante”.
“Resto un convinto sostenitore della vaccinazione, oggi stesso ho esteso la mia assicurazione professionale per comprendere i rischi dell’odontoiatra vaccinatore, ruolo che intendo svolgere appena possibile a beneficio della collettività”.
“Mi sorprende, invece, che il presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Savona, dottor Luca Corti, vaccinato tra i primi sanitari con Pfizer, abbia dichiarato a mezzo stampa che i colleghi che rifiutano AstraZeneca perdono il posto in lista d’attesa, dal presidente del mio ordine pretendo che prenda decisioni e posizioni che mi tutelino, non posizioni intimidatorie che mi possano pure danneggiare. Fossi al suo posto, dopo quanto deciso da Aifa, questa sera mi dimetterei”.