Savona e i suoi problemi

Banca d’Italia, alla ricerca di una soluzione che non sia soltanto il dominio dei topi

Intanto il vicesindaco Arecco offre soluzioni per i parcheggi delle Fornaci. Sempre alla finestra la sindaca Caprioglio

Piazza mameli savona

Savona. La Banca d’Italia ha rimesso in vendita… la Banca d’Italia di Savona, intesa come edificio sito in piazza Mameli, chiuso da 11 anni. L’edificio è sottoposto a vincolo di interesse storico e artistico, ma potrà avere una parte residenziale, che è l’unica che potrebbe interessare a qualcuno. In un primo tempo la vendita dell’edificio fu affidata al Centro Italiano di Mediazione dei Persenda, ora Bankitalia vuole cedere per via diretta.

I vincoli della Soprintendenza, da sempre, quale che sia il sito di cui si parla, più favorevole al proliferare dei topi che a una soluzione utile per la città, fanno credere che l’immobile resterà lì dov’è, immobile, appunto, affacciato su piazza Mameli.

Savona avrebbe anche un sindaco, una sindaca intendiamo, Ilaria Caprioglio, ma preoccupata soprattutto di farci sapere se e come correrà per le prossime elezioni comunali. Faccia con comodo, tranquilla.

Savona ha anche un vicesindaco, Arecco Massimo, in quota Lega ma di cui la Lega non sa come sbarazzarsi.

È tornato agli onori della cronaca per aver concesso agli abitanti delle Fornaci di poter usufruire dei parcheggi di via Saredo, in gestione all’Ata, per ben due mesi, per via dei disagi per il cantiere del resysting di via Nizza, con uno sconto del ben 50 per cento.

Se gli abitanti delle Fornaci sono contenti così, buon per loro: due mesi di parcheggi a un costo di metà prezzo, poi fatti loro.

Strana città, Savona. Vedremo nei prossimi mesi, quando i cantieri saranno completati e le elezioni si avvicineranno, con Caprioglio candidata (o no?) e Arecco in scia (o no?) che cosa accadrà. Per fortuna Arecco Massimo ha informato i savonesi che entro fine mese potranno utilizzare il nuovo park in Darsena: mancano pochi giorni, coraggio Arecco&Caprioglio!

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