Savona. Dopo le dimissioni del segretario nazionale Nicola Zingaretti il terremoto politico all’interno del Pd rimbalza anche a livello locale: oggi sono state formalizzate le dimissioni dell’ex sindaco ed ex conigliere regionale Mauro Righello dalla carica di presidente dell’assemblea provinciale del partito Democratico.
Lo strappo di Righello era già maturato dopo l’esito delle scorse elezioni regionali, che non lo avevano visto rieletto nella nuova legislatura in Regione, ora, in un post su Facebook, le dimissioni ufficiali.
“Le dimissioni del segretario Nicola Zingaretti rappresentano solo l’ultimo atto di un partito in grandissima difficoltà politica ed in preda a conflitti interni permanenti” afferma lo stesso Righello.
“Siamo percepiti come “quelli del palazzo”, capaci certo di gestire le istituzioni, sia quelle nazionali ed europee, sia sui territori, ma che hanno trasformato questo in un fine e non in un mezzo per migliorare la vita delle persone, segnando un appiattimento che allontana tanti che avrebbero necessità di una rappresentanza politica”.
“Credo che al nostro partito, che rimane una straordinaria comunità di sapere, di passioni, di slanci generosi, occorra un congresso politico vero (e non l’ennesima saga di conte interne) che, guardando anche fuori di sé, ridisegni il profilo e la missione e che crei le condizioni di essere forza popolare in modo da contrastare i populismi”.
E ancora: “A maggior ragione in questa drammatica ed epocale fase di crisi sanitaria, sociale ed economica che ha aggravato situazioni già provate da crisi precedenti, è stato cancellato uno dei caposaldi rappresentato dalla giustizia sociale, che dovrebbe essere la nostra prima bandiera. Se mai vi fosse stata necessità, la pandemia ha messo in evidenza il primato di alcuni diritti pubblici irrinunciabili e non negoziabili: diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, ad uno sviluppo sostenibile. Diritti che non possono essere affidati alle logiche di mercato e su cui il nostro partito dovrebbe segnare con nettezza la differenza politica dalla destra”.
“Personalmente ho provato in questi anni, sia nei ruoli istituzionali, sia in quelli politici, a dare un contributo che segnasse una correzione di rotta ma, purtroppo devo prendere atto di non aver inciso in modo significativo. Pertanto, venendo meno il contesto politico, sono costretto con rammarico a dimettermi irrevocabilmente dal ruolo di presidente dell’Assemblea provinciale”.
“Auspicando l’avvio di un percorso politico nuovo, a cui non farò mancare il mio sostegno, Vi saluto fraternamente e con grande affetto” conclude Righello, rivolgendosi all’Assemblea provinciale, alla segreteria politica savonese e a tutti i circoli Dem.