Ricorrenze

Anche Loano aderisce alla “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”evento

A partire dalle 10 di sabato 20 si terrà una conferenza in streaming alla quale sono stati invitati rappresentanti delle istituzioni, di Libera e Avviso Pubblico e parenti di vittime di mafia

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Loano. Anche il Comune di Loano parteciperà alla “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” organizzata da Libera e da Avviso Pubblico e in programma sabato 20 marzo.

A partire dal 1996, anno della sua istituzione, il 21 marzo di ogni anno vengono ricordate le vittime innocenti delle mafie (dalla fine dell’800 ad oggi) di cui si è riusciti a ricostruire la storia. Dal 2017, grazie alla legge numero 20 dell’8 marzo, quella che è stata definita la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è stata ufficialmente riconosciuta dallo Stato.

Quest’anno, a causa delle restrizioni stabilite per evitare il diffondersi del Covid-19, non sarà possibile celebrare la Giornata in una sola città italiana come avvenuto negli anni precedenti. Perciò gli organizzatori hanno stabilito di organizzare, per sabato 20 marzo, tanti eventi su tutto il territorio nazionale, nel rigoroso rispetto delle norme che impongono di evitare assembramenti.

A Loano l’amministrazione del sindaco Luigi Pignocca insieme con il corpo della polizia locale guidato dal comandante Gianluigi Soro hanno deciso di organizzare (a partire dalle 10) una conferenza in streaming alla quale sono stati invitati rappresentanti delle istituzioni, di Libera e Avviso Pubblico e parenti di vittime di mafia. Durante la mattinata interverranno: il sindaco Pignocca; l’assessore alla polizia locale Enrica Rocca; Francesco Vignola, rappresentante di Avviso Pubblico che interverrà su “L’impegno di Avviso Pubblico e delle istituzioni nel contrasto a mafie e corruzione”; Nicola De Paolo, che porterà l’esperienza dei famigliari vittime di mafia (con la sua congiunta Graziella De Palo); Luca Losio, rappresentante di Libera che parlerà della “Realtà locale dell’antimafia”. Infine, grazie alla partecipazione dei ragazzi dell’istituto Falcone di Loano verrà data lettura dell’elenco delle vittime di mafia. L’incontro sarà visibile a questo indirizzo: https://youtu.be/b8qMSC_EU9I.

A pochi giorni dalla Giornata, il sindaco Luigi Pignocca fa propria la riflessione di Libera ed Avviso Pubblico: “Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. È altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate. Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate”.

Lo slogan dell’edizione 2021 è “A ricordare e riveder le stelle”. E’ uno slogan composito, che racchiude molti significati. L’etimologia latina di “ricordare” ha un duplice significato: “re” significa “indietro”, ma anche “nuovamente” e “cor” significa “cuore”. Quindi “richiamare nel cuore” coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa e “tornare” e essere “nuovamente” ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. Il passaggio dal ricordo alla memoria ci dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell’oggi e nel domani.

“Riveder le stelle” cita l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte. “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, così il sommo poeta saluta i suoi lettori alla fine del viaggio nell’inferno. Il desiderio di “riveder le stelle” e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle, sidus in latino, quindi sentire forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia. E in questo senso le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica, fari del nostro operare ed esempi ai quali guardare. A loro dobbiamo quotidianamente volgere il nostro sguardo. Osservare le stelle nel cielo vuol dire avere un panorama sgombero da nuvole, nitido, ciò a cui dobbiamo tendere per superare una fase caratterizzata da offuscamento e confusione. Il firmamento è la nostra capacità di andare oltre ciò che stiamo vivendo oggi, per generare un futuro migliore: agire per l’altro e l’altrove, parafrasando lo slogan di Palermo 2020. Se da un lato sentiamo il dovere di essere custodi di un patrimonio storico fatto di eventi tragici e gesti di reazione e rottura, dall’altro abbiamo la necessità di portare le nostre battaglie oltre quel periodo, per saldarle alle emergenze sociali che schiacciano e indeboliscono le nostre comunità oggi. Sono le storie delle persone, vittime innocenti che tracciano e ridisegnano la linea del tempo, l’impegno nel presente per rigenerare i nostri territori.

Il titolo della Giornata vuole dunque essere un inno alla vita, allo sguardo verso un orizzonte migliore da costruire insieme, a partire dalla memoria di chi quella vita ci ha lasciato, come un testimone nelle mani di un corridore che deve vincere la gara più importante, quella per l’affermazione del bene collettivo, del bene comune. L’obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale, con tanti collegamenti internazionali in Europa, Africa, America Latina: per le istituzioni e per la società civile sarà occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.

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