Alassio. La Città del Muretto è in lutto per la scomparsa di Carolina Bianchi, una delle figure storiche di Alassio, dove per 60 anni ha praticato la professione di farmacista.
Titolare della farmacia Nazionale è stata un punto di riferimento per tanti cittadini, sia di giorno che di notte, quando si alzava per soddisfare le richieste di emergenze dei suoi cittadini. Da poco si era ritirata dalla professione, non per questo aveva smesso di lavorare , concentrando le proprie energie nell’altra attività intrapresa di albergatrice.
“Mente brillante, memoria eccezionale e spiccato senso degli affari le hanno permesso di crearsi un impero dal niente – racconta Tino, anche lui storico farmacista della Città del Muretto, che ha lavorato con lei per circa 35 anni -. Lei, giovincella venuta dalla sua Emilia, ancor prima degli anni ‘60, ad aiutare sua zia, scomparsa poi precocemente, è diventata una leggenda nell’ambiente farmaceutico”.
Una vita dedicata al lavoro, il suo vero hobby: “Sembrava che le ore dell’orologio non fossero mai sufficienti per lei – continua Toni – Molti giovani farmacisti si sono formati con i suoi insegnamenti e sicuramente le sono riconoscenti per il mestiere che avevano appreso”.
“Almeno tre generazioni di alassini si sono presentati a quel banco di farmacia per ricevere consigli, perché è così che interpretava la figura del farmacista, non un solo distributore di medicinali”. Ma non solo, era anche diventata un punto di riferimento per molti turisti sia italiani che stranieri.
“Avanti sempre con i tempi, rimaneva legata alla vecchia professione preparando medicamenti da molti richiesti. Era orgogliosa di essere chiamata alassina, riteneva di essersi conquistata la cittadinanza sul campo a servizio della città” commenta l’ex collega.
Negli ultimi anni, il suo pensiero più grande era rivolto al modo in cui avrebbe potuto ringraziare la città e i suoi cittadini che l’hanno adottata e aveva regalato due ambulanze alla Croce Bianca.
Il funerale si terrà venerdì 19 marzo alle ore 10.00 nella Parrocchia S. Ambrogio, la salma sarà poi trasportata ad Alseno, suo paese natale, a fianco dei suoi amati fratelli, per riposare dopo tutto il lavoro fatto in questa vita.