Alassio. Le sorelle Luisella ed Angela Berrino, figlie del grande Mario Berrino, pittore ed inventore del turismo alassino e del celebre Muretto, hanno restaurato alcune delle celebri e storiche piastrelle poste sul Muretto in modo geniale dal loro straordinario genitore. Tra di esse c’è quella di Mario Soldati, scrittore e regista, che frequentò Alassio soprattutto per l’amicizia fraterna con Carlo Levi.
Soldati ha raccontato in una lunga lettera a me indirizzata i suoi soggiorni alassini, scrivendo che “anche durante il fascismo era bella e piacevole”. Soldati ricordava i suoi soggiorni al mitico Grand Hotel, ritrovo internazionale della bella gente a partire dall’aristocrazia russa e inglese. Sulla piastrella viene riportata una frase della lettera citata: “Alassio, la gioia di vivere”, una frase di buon augurio in un momento in cui la perla della Riviera di Ponente vive una crisi drammatica a causa delle chiusure per la pandemia.
Parlare di Mario Berrino è anch’esso di buon auspicio per il futuro del turismo e della vita stessa di Alassio perché, dopo i disastri della seconda guerra mondiale con il suo Caffè Roma, insieme ai fratelli, Mario ebbe tante idee vincenti che riportarono Alassio persino oltre i livelli raggiunti prima del conflitto. E Mario Soldati, che era anche un raffinato critico d’arte, apprezzava molto la pittura di quello che lui chiamava affettuosamente “il Mario di Alassio”.