Idee

Vado Ligure, il Pd: “Investire in ricerca e nuove tecnologie per accompagnare la transizione energetica”

"Per la proposta di Tirreno Power adottiamo il principio di cautela"

comune vado municipio

Vado Ligure. “L’iniziativa del Comune e la trattativa con la Autorità di Sistema Portuale hanno fatto sì che, nei prossimi mesi, gli interventi sulla strada di scorrimento possano rispondere, nel frattempo, alle necessità più urgenti. La richiesta di Tirreno Power di costruire un nuovo impianto di produzione di energia a metano, è all’esame di chi ha il diritto e il dovere di esprimere le proprie valutazioni. Vale un principio di cautela, che non significa ‘essere contro’. Attendiamo gli esiti della Valutazione di impatto ambientale e comunque ci riserviamo di dire la nostra, nell’interesse del territorio comunale e sovracomunale”.

E’ quanto dichiarano dal Partito Democratico della sezione di Vado Ligure sulle questioni oggetto di dibattito nell’ultimo periodo. “Parallelamente e complementare a quella proposta – precisano – deve essere comunque intrapreso un percorso con Regione e Ministeri per portare sul nostro territorio investimenti in ricerca e nuove tecnologie atte a superare ed accompagnare la transizione energetica, anche attraverso fondi strutturali e europei”.

“Di Vado Ligure – spiegano – si è parlato in questi giorni, con toni polemici che non erano necessari. Ci piace tornare su argomenti che ci stanno a cuore, argomenti che sono indiscutibilmente patrimonio della nostra storia e del nostro presente, in una comunità che ci ha dato molto e alla quale abbiamo dato e vogliamo dare tutto il valore che merita”.

“Il coraggio di scommettere su nuove infrastrutture portuali e sulle opportunità che avrebbero generato, sul riutilizzo delle aree dismesse, sulla difesa di insediamenti produttivi (come – solo per fare un esempio – lo stabilimento che produce da qualcosa più di cento anni materiale rotabile): è merito di chi ha amministrato e amministra Vado, delle lotte dei lavoratori e dei loro sindacati, delle scelte dei Governi con cui gli enti locali hanno costruito soluzioni per questo territorio”.

“Questa città ha vissuto negli scorsi decenni – ricordano dal partito – una grave crisi economica e sociale alla quale ha reagito con l’impegno delle Amministrazioni comunali, delle organizzazioni dei lavoratori, dei suoi cittadini: insieme hanno chiesto al Governo nazionale, alla Regione, alle imprese, di fare la propria parte. Il riconoscimento di ‘area di crisi industriale complessa’ portava con sé opportunità che non sono state colte del tutto dal sistema delle imprese, locale e nazionale, per insediare nuove attività produttive; nonostante questo il territorio si sia organizzato per accogliere aziende, impresa e lavoro”.

“Ma gli ammortizzatori sociali – sostengono – destinati ai lavoratori hanno consentito di vivere a centinaia di persone e alle loro famiglie, e alla rete commerciale e artigianale che sui loro consumi faceva conto. Senza quelli, cosa ne sarebbe stato di quelle persone, di quella economia? La Regione ha fatto la sua parte, a volte, non sempre. E comunque era suo dovere”.

“Le infrastrutture di collegamento del porto alla rete autostradale e ferroviaria sono essenziali, sia per l’efficienza delle operazioni portuali, sia per non fare pesare sulla popolazione l’impatto di quelle attività (lavoro e ambiente vanno insieme, a noi è chiaro): sono stati fatti passi avanti importanti, il Ministero dei Trasporti che ne ha competenza ha dato una mano”.

“Siamo interpreti, non da soli, di un “orgoglio vadese” che non è chiusura nei nostri confini. Disposti a confrontarci, anzi a pretendere il confronto con altri. Resta ancora tanto da fare. Ci sono opere da ultimare, finanziamenti da integrare per completare l’assetto infrastrutturale necessario alla crescita del sistema economico locale, e finanziamenti da richiedere per nuove opere, risultati economici da trasformare ancora in quantità e qualità di lavoro”.

“Dobbiamo continuare ad occuparci della qualità del vivere, dei bambini e degli anziani, delle famiglie e di chi vive solo: cosa su cui molto è stato fatto, ma che ha bisogno di una quotidiana attenzione, di immaginare nuove soluzioni, per non farci trovare impreparati dai cambiamenti sociali, demografici, che riguardano e riguarderanno anche la nostra comunità. La crisi sanitaria che per mesi ha condizionato la nostra vita non è ancor finita: le sue conseguenze sono ancora pesanti”.

“Lo sono anche per la rete di associazioni, circoli, Società di Mutuo Soccorso – concludono – che hanno dovuto rallentare o chiudere le attività di socializzazione. Una rete importante per la coesione sociale da sostenere. Siamo impegnati a trovare soluzioni adeguate.
Daremo all’amministrazione comunale di Vado, ai consiglieri comunali che fanno riferimento al Partito Democratico, e non solo a loro, tutto il sostengo possibile per realizzare gli obiettivi condivisi. E saremo a disposizione dei cittadini e delle cittadine vadesi per ascoltare e interpretare le loro esigenze”.

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