Richiesta

Savona, l’Usb dei vigili del fuoco: “Tavoli sindacali siano visibili online a tutti”

usb vigili del fuoco

Savona. “L’Organizzazione Sindacale Usb dei Vigili del Fuoco ‘blinda’ l’amministrazione Savonese ad un’apertura totale dei tavoli sindacali. E’ oramai noto a tutti il periodo di estrema digitalizzazione, cui si tende, nel bene e nel male, nel mondo del lavoro, nella scuola, nella sanità ed in tutti gli strati della società. Tale è l’indirizzo che il governo attuale presieduto da Mario Draghi persegue tra i vari obiettivi”. Lo scrive l’Unione Sindacale di Base dei vigili del fuoco di Savona.

“Ci attendono lotte inimmaginabili, perché a parere della scrivente i vari cambiamenti che vorranno imporre alla società, ai lavoratori ed all’ambiente saranno totalmente a carico dei cittadini, favorendo di contro l’alta finanza secondo lo schema economico neoliberista che gestisce come marionette la classe politica del paese, pertanto facendo perdere ulteriormente porzioni di sovranità popolare come ben cita l’art. 1 della Carta Costituzionale”.

“Quanto premesso, per riprendere la questione sindacale Savonese dei VVF, la stessa chiede all’amministrazione che d’ora in avanti i tavoli sindacali vengano resi aperti e visibili da tutti i lavoratori ed in tutte le sedi della provincia e data la possibilità di assistere ai lavoratori dipendenti che ne esprimano desiderio anche da casa attraverso piattaforme oramai di uso comune”.

La richiesta “ha come obiettivo di rendere trasparente la gestione del lavoro che inevitabilmente (finché lo permetteranno e li asseconderemo) passa in qualche modo attraverso le organizzazioni sindacali, purché sempre più designate a ruoli marginali. Va considerato che a seguito del problema sanitario che insiste sul territorio, da tempo tutte le riunioni vengono svolte in modalità telematica e pertanto la richiesta pare semplicemente tendere ad una democratizzazione della partecipazione, affinché i lavoratori possano partecipare, comprendere, criticare e concorrere alla crescita del paese attraverso il proprio lavoro così come i padri Costituenti espressero con l’articolo 3 della Costituzione che cita al secondo comma: “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

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