Savona. “Gli assessori dovranno essere i savonesi più votati. Io vicesindaco? Lo chiedono sia Toti che Amoretti. E in coalizione c’è spazio per tutti, anche per Azione di Calenda: la loro casa naturale è qui”. Così poche ore fa in una intervista a IVG Pietro Santi che, in attesa di capire quando si voterà, continua a lanciare messaggi al centrodestra. Con un leitmotiv di fondo: con me vicesindaco si vince, senza invece…
Un concetto che ormai sembra essere stato accettato dagli attori principali della partita nel centrodestra. Il candidato in pectore Dario Amoretti ha già chiarito di volerlo al suo fianco, e nei giorni scorsi lo stesso Toti ha rassicurato l’assessore garantendogli il posto da vicesindaco oltre che da capolista di Cambiamo. Va ancora convinta la Lega, ma l’impasse si può risolvere approfittando del fatto che il primo a proporre Amoretti sia stato il senatore del Carroccio Bruzzone: un dettaglio che potrebbe bastare per vestire di “verde padano”, almeno formalmente, il candidato sindaco, lasciando quindi spazio a Cambiamo per la poltrona numero 2.
Resta da capire cosa faranno Forza Italia e Fratelli d’Italia. I primi hanno fatto nei giorni scorsi la voce grossa, dicendo no ad Amoretti e candidando proprio Santi (a meno di un clamoroso ritorno del sindaco uscente, Ilaria Caprioglio). Ma sembra più una posizione attendista: soprattutto se lo stesso Santi dovesse abbracciare Cambiamo, a quello che ormai è l’ultimo partito della coalizione non resterebbero molte alternative. Chi potrebbe restare davvero fuori è invece FdI: galeotti gli equilibri di governo (a Roma Meloni è rimasta all’opposizione) ma anche e soprattutto l’apertura a sinistra di Amoretti. Che ha detto fin dal principio di volere qualcuno di centrosinistra in giunta.
Gli slot in ballo sono due: uno andrebbe ai renziani di Italia Viva (nella persona di Barbara Pasquali, ex Pd), l’altro ad Azione di Carlo Calenda. Qui individuare il nome è meno semplice, anche perché Azione merita un breve excursus a parte, vista la confusione interna. I nomi “noti” all’interno dello schieramento sono due: Luca Martino (ex assessore comunale al bilancio, ex Pd) e Luigi Bussalai (ex assessore provinciale alle politiche sociali, ex Alleanza Nazionale). Un duo che è già curioso così. Ma la loro “militanza” al momento è ancora poco pubblicizzata, tanto che per molti savonesi scoprire la loro adesione a Azione sarà una sorpresa.
Quanto alle elezioni, il partito deve ancora decidere con chi stare: con Bussalai fuori dai giochi (starebbe pensando di non candidarsi) Martino spinge per Amoretti, gli altri iscritti per Russo. Un braccio di ferro che ad ora non si è concluso. Difficile in ogni caso che l’assessore possa essere Martino: proprio a lui va ascritto il celeberrimo “buco di bilancio” su cui da cinque anni si fonda il mantra del centrodestra (“colpa di quelli di prima”)…
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