Fronte

Savona 2021, il Pd: “Amoretti candidato del centrodestra, noi portiamo avanti l’alternativa con Marco Russo”

"Marco Russo sarà un sindaco innovativo, che si farà voler bene dai suoi cittadini perché sarà al loro fianco per cambiare il volto (e il passo) alla nostra città"

palazzo sisto comune

Savona. “Non mi sembra parta bene, sul piano della coerenza e della chiarezza, la corsa verso Palazzo Sisto dell’ex vice sindaco Dario Amoretti. Pezzo dopo pezzo stanno cadendo tutti gli steccati che lui stesso aveva posto a difesa della sua candidatura ‘moderata’. La sua proposta, partita civica, si è velocemente politicizzata e ora è chiaramente di parte, con la conferma ieri del sostegno compatto da parte della maggioranza che in Regione sostiene la Giunta Toti, dalla Lega fino a Fratelli d’Italia”. Così Roberto Arboscello, consigliere regionale del Pd, commenta l’esito del vertice tenutosi ieri a Savona tra il presidente della Regione Giovanni Toti e lo stesso Amoretti, che dopo un primo abboccamento telefonico nelle scorse settimane si sono finalmente incontrati per tentare di trovare un accordo in vista delle amministrative della prossima primavera.

Toti non è disposto a “spaccare” per Savona la coalizione che governa la Regione, Amoretti a rinunciare al dialogo con Italia Viva e Azione. E quindi ora l’unica ipotesi che potrebbe rendere possibile la candidatura di Dario Amoretti a sindaco di Savona è quella che vede la costruzione di un’unica, grande coalizione che comprenda l’intero centrodestra, senza eccezioni, più Italia Viva e Azione.

Ipotesi che Arboscello commenta con perplessità: “In questo quadro è ingenuo e pretestuoso porsi come fulcro di una proposta trasversale agli schieramenti e addirittura buttare la palla nel campo dei partiti di centrosinistra, con la richiesta di un sostegno. Prendiamo atto che Amoretti da ieri è il candidato del centrodestra”.

E dunque per Arboscello spetta “a tutte le forze politiche savonesi che non si riconoscono nella giunta Toti, a partire dal ruolo centrale del Pd, il compito di portare avanti e valorizzare una proposta alternativa competitiva e di qualità”.

Elisa Di Padova, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Savona, aggiunge: “Ho letto e ascoltato le dichiarazioni di vari esponenti del centrodestra tra cui quelle di Tori e Amoretti sempre meno attendibili. Messaggi che talvolta sembrano celare paratesto, più orientati a strategie di posizionamento e ricerca di garanzie che esprimere cosa si voglia fare davvero per la nostra città. Mi sento di stroncare idee malsane: io sono sicura che la nostra comunità, con i valori del centrosinistra, sia molto consapevole e non credo proprio che voterà una coalizione di centrodestra con la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia. Tanto più oggi. La città ha bisogno di cambiare rispetto al modello di amministrazione di questi 5 anni. Abbiamo bisogno di soluzioni e idee, capacità e passione. Ma anche di tanto sostegno e di ‘camminare affianco’. Altri modelli, che a prima vista potrebbero apparire nuovi, sono in realtà già vecchi e superati”.

“E’ questo il grande valore del progetto del patto civico al quale il PD ha deciso opportunamente di allearsi e a cui sta collaborando, che già esiste e che viene da lontano. Che riguarda Savona e i suoi problemi e che nasce fuori da condizionamenti politici esterni. E che oggi ha trovato sia nei partiti, che nel sostegno civico, donne e uomini che da tempo lavorano insieme su proposte concrete. Inclusivo. Certo. E chiaro nella sua cornice valoriale. Giusto. Perché mette al centro i cittadini. Che si rivolge anche all’elettorato moderato. Certo. Ma basato su un progetto definito e inequivocabile e che sia in grado di portarci lontano. Generoso. Perché non limitato all’obiettivo di ottenere la vittoria o al singolo mandato, in grado di tracciare la strada per il futuro”.

“Abbiamo tutti tanto bisogno di autenticità. E i cittadini distinguono. Un paradigma politico naturale con una prospettiva che traguardi il lungo periodo, da uno artificiale per provare a tenere insieme con una passata di colla realtà molto diverse tra loro. Perché dietro l’apparente ‘tutti insieme’ si nascondono lotte interne di posizionamento politico e la difficile governabilità (poi) dei processi. E i savonesi hanno subito sulla loro pelle quanto sia stato logorante avere una maggioranza dilaniata al suo interno dai ricatti. Una situazione che ha causato incertezze e gravi errori nelle scelte per la città. Cinque anni senza visione e con occasioni non colte sono stati già troppi lo abbiamo detto spesso insieme ai nostri colleghi all’opposizione, Savona ha bisogno di voltare pagina e cambiare decisamente passo. Nell’equilibrio della nuova normalità con cui, speriamo presto, ci troveremo a fare i conti alla fine della pandemia ci sarà bisogno di idee e capacità amministrative che diano nuovo respiro alla nostra città, ai suoi cittadini e alle sue imprese”.

“Il Partito Democratico, il gruppo di donne e uomini che da tempo sta lavorando a questo progetto e tutti gli altri partiti che stanno già lavorando ogni giorno, sono certi che Marco Russo sarà un sindaco innovativo, che si farà voler bene dai suoi cittadini perché sarà al loro fianco per cambiare il volto (e il passo) alla nostra città. Il progetto e il programma dei prossimi anni di governo sono innovativi e porteranno una ventata d’aria fresca, abbandonando quel ‘si è sempre fatto così’ e facendo riacquisire a Savona il ruolo centrale di traino della città capoluogo. Sarà una bella sfida coinvolgere i cittadini, cogliere opportunità e finanziamenti che possano portare sviluppo e sostenere le imprese, recuperare il rapporto con i giovani e con chi la città la tiene davvero in piedi – oggi in primis le attività produttive e il piccolo commercio. C’è davvero tanto da fare e noi abbiamo già iniziato con energia, coraggio e la consapevolezza di essere in tanti e che questo è il momento giusto”.

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