Albenga. “Facciamo appello al presidente Toti affinché interrompa l’iter di privatizzazione dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga e ne preservi la destinazione interamente pubblica”. L’invito arriva dai consiglieri di minoranza di Albenga Gerolamo Calleri, Cristina Porro ed Eraldo Ciangherotti.
In un ordine del giorno presentato alla maggioranza del sindaco Riccardo Tomatis, i tre consiglieri osservano: “Il tentativo di privatizzazione degli ospedali pubblici del savonese, seppur animato dai migliori propositi, ha dimostrato in questi anni tutte le sue fragilità: burocrazie inefficienti e contenziosi sena fine. Tuttavia, questo clima di incertezza, privo di concrete prospettive, non ha impedito alla struttura ancora ‘pubblica’ del nosocomio Ingauno di dare una risposta pronta, efficace e tempestiva in un momento di emergenza sanitaria mai vista nel nostro Paese: la pandemia da Covid-19”.
“L’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga, eletto a presidio sanitario Covid-19 del ponente savonese, ha espresso, in piena emergenza la garanzia di un servizio sanitario vicino ai territori urbanizzati ed ai cittadini, soprattutto i più deboli, gli anziani. La testimonianza di impegno e di efficienza dell’ospedale di Albenga non può passare inosservata e deve rappresentare (non di meno del nosocomio di Cairo Montenotte, anzi con ancora più pregnanti motivazioni) un’occasione di riflessione e di approfondimento per le autorità regionali cui è rimessa ogni decisione sul destino di tale presidio”.
“E’ quindi indispensabile che il Comune di Albenga unitamente a tutti i Comuni del comprensorio, facciano appello al presidente Toti affinché interrompa l’iter di privatizzazione dell’ospedale di Albenga e ne preservi la destinazione pubblica”.
I tre consiglieri chiedono che il sindaco trasmetta l’ordine del giorno a tutti i sindaci del omprensorio affinché venga approvato nei rispettivi consigli comunali.