Decisione incomprensibile

L’ultimo “dispetto” del ministro Speranza: avete voluto la zona gialla e io vi tengo chiusi l’ultima domenica

Il fallimento delle politiche governative dello stop and go

roberto speranza

Savona. Nessuno ha capito perché il ministro Speranza, anziché applicare le consuetudini di sempre, abbia fatto partire la validità del suo decreto di ritorno della Liguria (come di altre regioni) dalla zona arancione a quella gialla non alla domenica ma al lunedì.

Una sorta di ritorsione, una specie di dispetto: avete voluto la zona gialla, e io vi tolgo la domenica, il giorno più importante.

Non sarebbe cambiato il mondo, per carità, non sarebbero certamente cambiati i conti economici di bar e ristoranti, ma molti avrebbero potuto tirare su le serrande con un po’ più di calma, dato aria alle sale ammuffite, riorganizzato il personale, pensato agli acquisti con un minimo di tempo in più.

Lui, Speranza, no: riaprite lunedì.

Solo il pensiero del ritorno a quello che può sembrare un minimo di normalità (bar e ristoranti aperti fino alle 18) ha provocato – soprattutto tra i fratelli milanesi – tanta voglia di riversarsi in strada da provocare assembramenti ancora prima del tempo.

D’altronde la politica dello stop and go porta a queste conseguenze: come dai un po’ di ossigeno a uno quello respira: e chi non lo farebbe?

I dati dell’emergenza sanitaria sono la testimonianza più tangibile del fallimento delle politiche governative. Solo un lockdown rigido permetterebbe infatti di rimettersi in carreggiata per sperare in una primavera migliore.

Ma sentite questa: gli ultimi sondaggi dicono che gli esponenti politici più apprezzati dagli italiani sono Conte (pazienza) e proprio lui, il ministro Speranza. Ma davvero?

Allora anche a chi non ha voglia di votare per non imbarcare Salvini a palazzo Chigi viene voglia di verificare davvero tutto questo amore degli italiani verso Speranza.

Masochisti sì, ma non esageriamo. Vogliamo verificare?

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