Val Bormida. Covid, crisi occupazionale e la media di età decisamente elevata seppur in linea con i dati regionali fanno registrare un saldo negativo rilevante nelle statistiche demografiche. Un calo di residenti in quasi tutti i Comuni, dove il numero dei deceduti, nel 2020, è ulteriormente aumentato rispetto agli anni precedenti. La cicogna vola sempre meno nel cielo dell’entroterra, e in un comprensorio dove, all’inizio del nuovo millennio, si superavano i quaranta mila abitanti, ora la situazione inizia ad apparire preoccupante.
Cairo Montenotte, per partire con il centro maggiore della valle, perde in un anno quarantanove unità: da 12865 passa a 12816 residenti, con ben 190 deceduti nel 2020, 21 in più rispetto al 2019, a fronte di 92 nascite. Anche per Carcare saldo da meno 61: il totale degli abitanti è, ora, di 5363, con 102 morti (21 in più rispetto al 2019) e soli 19 nuovi nati nel 2020.
Per restare sui Comuni più grandi, la maglia nera del calo demografico va a Cengio, con un saldo negativo di 74 unità: da 3418 si è passati a 3344, con 68 deceduti (24 in più dell’anno precedente) e 18 nati.
Anche Millesimo passa a meno trenta, da 3280 a 3250, con la differenza, però, che qui i nati sono sei in più del 2019 e arrivano a 27, mentre i decessi scendono lievemente da 62 a 56.
Altare sfiora i suoi minimi storici: non è più, infatti, uno dei Comuni sopra i duemila abitanti, avendo toccato quota 1975, con 16 nascite e 32 morti nel 2020. Stessa sorte per Dego, che conta 1945 residenti, mentre Calizzano 1438, con un saldo pressoché pari di nascite e decessi, per la precisione sei bimbi e 29 decessi nel 2019, nove e ventotto nell’anno da poco concluso.