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La Polizia di Stato ricorda Giovanni Palatucci, questore di Fiume che salvò migliaia di persone dalla deportazione

Nel periodo del secondo conflitto mondiale cercò di evitare al più alto numero possibile di persone, il trasferimento ai campi di sterminio

Giovanni Palatucci

Liguria. Domani 10 febbraio, ricorre l’anniversario della morte del dottor Giovanni Palatucci, già questore di Fiume, figura eroica e generosa che nel periodo del secondo conflitto mondiale, in nome della sua alta idealità, aiutò e salvò dalla deportazione migliaia di ebrei, italiani e stranieri colpiti dalle leggi razziali.

Sfruttando la sua posizione cercò, attraverso una rete di conoscenze e procurando documenti falsi, di evitare al più alto numero possibile di persone, il trasferimento ai campi di sterminio.

Accusato di cospirazione, fu arrestato e deportato nel campo di sterminio di Dachau, dove morì a soli 35 anni, poche settimane prima della liberazione.

Riconosciuto “Giusto tra le nazioni” nel 1990, gli sono state conferite la medaglia d’oro alla memoria dall’Unione delle Comunità Israelitiche d’Italia nel 1955 e la medaglia d’oro al merito civile della Repubblica Italiana nel 1995, mentre il Vaticano, nel 2004, lo ha proclamato “Servo di Dio”, titolo attribuito alle persone per le quali è stato avviato il processo canonico di beatificazione.

Numerose sono state, peraltro, negli ultimi anni, le iniziative a cui il Dipartimento della P.S. ha dato vita, al fine di vivificarne l’opera e farne memoria: intitolazione di vie, piazze, caserme, incontri nelle scuole, concorsi; questi ultimi , in particolare, promossi affinchè il suo insegnamento rappresenti un messaggio ed un esempio di alto valore morale per tutto il personale della Polizia di Stato.

Anche quest’anno, per commemorarne la figura, la Polizia di Stato ha promosso iniziative sia nella capitale che in alcune città italiane.

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